Welfare innovativo

Telelavoro si, telelavoro no: quando permettere ai dipendenti di lavorare da casa? Ecco gli aspetti da valutare.

Cresce il numero di aziende disposte a concedere maggiore flessibilità ai dipendenti attivando progetti di telelavoro: lo afferma un campione di 400 dirigenti interpellato nel corso di un sondaggio promosso dalla società di servizi "The Creative Group", ricerca che mostra come la percentuale dei manager coinvolti favorevole all'home working sia triplicata rispetto a tre anni fa.

Se il telelavoro migliora il morale dei dipendenti rendendoli, nel contempo, maggiormente efficienti e produttivi, è anche verso che alla base di questa forma di flessibilità debba necessariamente esserci un'ottima comunicazione, certamente intensificata rispetto al classico ambiente d'ufficio dove tutti operano  sotto lo stesso tetto.

L'azienda promotrice del sondaggio, inoltre, propone una strategia efficace e utile al manager che deve decidere se concedere il telelavoro a uno o più dipendenti: ecco le domande da porsi prima di "accontentare" le richieste dei collaboratori che vorrebbero lavorare da casa:

In occasione della giornata del Lavoro Agile, Microsoft organizza un evento di approfondimento sul tema dello smart working, il 4 Febbraio.

La giornata del Lavoro Agile, organizzata per il 6 Febbraio dal Comune di Milano con altri enti (per info,si veda questo articolo), intende sperimentare per un giorno questa modalità di lavoro, per misurarne i benefici sia dal punto di vista organizzativo, che i risparmi in termini di spostamenti, stress, inquinamento.

Microsoft organizza, in collaborazione con Variazioni e Valore D, un evento di approfondimento sul tema, dal titolo “Smart Work e Smart Organization: come e perché ripensare le modalità di lavoro”.

La giunta comunale di Udine ha approvato nei giorni scorsi il regolamento che consentirà ad alcuni dipendenti di svolgere il telelavoro dalla propria abitazione. “Il nuovo regolamento – ha spiegato l’assessore al personale, Cinzia Del Torre – entrerà pienamente a regime nel 2015, ma già da quest’anno si potranno avviare dei progetti di telelavoro in via sperimentale. A questo scopo abbiamo dato mandato ai dirigenti dei vari servizi di avviare una fase di monitoraggio delle attività telelavorabili e del personale disponibile ad effettuarlo”.

I criteri di assegnazione del telelavoro terranno conto di situazioni di disabilità psico-fisiche, gravi patologie in atto, esigenze di cura e assistenza di figli minori fino ai tre anni e con eventuali disabilità fino agli otto, o di coniugi, parenti fino al terzo grado o conviventi aventi disabilità psicofisiche gravi. La prestazione potrà svolgersi presso il domicilio del dipendente a condizione che nell’ambito dell’abitazione risulti disponibile uno spazio utilizzabile come ambiente di lavoro. La postazione sarà allestita, collaudata e mantenuta in condizioni di efficienza a cura e spese dell’Amministrazione, così come i collegamenti telematici e la linea telefonica.

Appuntamento mercoledì 12 febbraio 2014 dalle 9 alle 13 presso la Sala Affreschi di Palazzo Isimbardi – Provincia di Milano, con ingresso in Corso Monforte 35.

Durante il workshop verranno presentati i risultati dell’esperienza di welfare innovativo “Maggiordomo digitale: la tecnologia al servizio del welfare”, progetto di durata biennale realizzato grazie al “Bando per la sperimentazione di progetti innovativi in materia di welfare aziendale e interaziendale” di Regione Lombardia, pubblicato il 12 agosto 2011.

“Maggiordomo digitale” ha messo a disposizione di un gruppo di piccole e medie imprese al femminile (appartenenti ai settori più diversi, dal manifatturiero ai servizi alle persone) una piattaforma di e-Learning e di e-Communication, in grado di facilitare nuove forme di comunicazione, di collaborazione e di lavoro. Il progetto ha inoltre accompagnato le/i loro dipendenti in un percorso di sviluppo verso una maggiore confidenza nell'uso delle tecniche digitali e dello smartworking, con lo scopo di arricchirne le skills - sia professionali che di vita quotidiana - e facilitarne l'equilibrio tra lavoro e vita familiare e personale.

Oltre alle presenze istituzionali e delle PMI che hanno preso parte al progetto, interverranno al workshop anche grandi imprese pubbliche e private chiamate a condividere esperienze su piattaforme digitali e comunità aziendali per il welfare, smartworking e conciliazione famiglia-lavoro all’interno delle loro aziende.