Di solito i convegni si limitano a discussioni può o meno proficue. Stavolta però la terza edizione degli Stati Generali della Cultura, promossi dal Sole 24 Ore in collaborazione con Fondazione Roma, è stata l’occasione per due importanti anticipazioni da parte dei ministri dei Beni Culturali, Dario Franceschini, e dell’istruzione e Università, Stefania Giannini

Franceschini ha annunciato che dal primo luglio entrerà in vigore un nuovo tariffario dei musei che restringerà l’alea della gratuità. In particolare i visitatori con età superiore ai 65 anni non entreranno più gratis. Saranno ancora gratuiti gli ingressi per i minori di 18 anni, mentre dai 18 ai 25 ci sarà una riduzione. Una domenica al mese sarà però gratuita per tutti e servirà da promozione, così come due notti di apertura e ingresso gratuito all’anno. Ha poi strappato applausi la notizia che una serata, il venerdì, i musei resteranno aperti fino alle 22.

Novità anche sul fronte dell’istruzione. A conferma dell’impegno a proseguire il percorso insieme alla cultura per lo sviluppo del Paese, il ministro Giannini ha promesso che l’insegnamento della storia dell’ arte non sarà più accessorio, ma tornerà ad essere strutturale e quindi presente in tutti i corsi scolastici:

“Costerà 25 milioni all’anno, una cifra irrisoria – ha sottolineato – rispetto ai 51 miliardi totali, ma importanti per restituire il ruolo della dimensione teorica, come processo necessario alla realizzazione di ogni prodotto”.

Entrambi i ministri hanno sottolineato la centralità della cultura nel futuro del Paese.

 

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