Ricostruire la fiducia tra imprenditore e pubblica amministrazione, promuovere il principio di sussidiarietà tra istituzioni e impresa, suscitare un senso di responsabilità condiviso e bidirezionale tra realtà politiche e economiche. Nel segno dell'innovazione a sostegno del rilancio dell'economia locale e della competitività.
Sono questi i pilastri su cui si fonda la Legge «Impresa Lombardia», approvata all'unanimità dal Consiglio regionale lo scorso 11 febbraio dopo un iter legislativo, dalla presentazione nell'ottobre 2013, durato meno di quattro mesi. 
Ieri pomeriggio, nella sede bresciana di Regione Lombardia, il Pirellino di via Dalmazia, l'assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini ha incontrato piccoli imprenditori, artigiani e giovani alla prima esperienza di lavoro autonomo per presentare, a un anno e qualche mese dall'inizio mandato, le misure messe in atto dalla Giunta Maroni a favore di micro, piccole e medie imprese. 

Prima dell'incontro con gli addetti del settore, Melazzini, affiancato dall'assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini, ha illustrato in anteprima alla stampa i punti centrali dei 13 articoli che compongono il testo della recente Legge, sottolineando come la sua rapida e concorde convalida in sede consiliare, decreti attuativi compresi, sia «frutto di un lavoro di buona politica, che ci ha visto dialogare con le opposizioni e confrontarci con associazioni di categoria, parti sociali, istituzioni nazionali e comunali». 

 

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Oggi, venerdì 20 giugno alle ore 15, presso Palazzo Lombardia, piazza Citta di Lombardia 1 - Milano, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, insieme all'assessore alle Attività Produttive, Mario Melazzini, e al professor Giulio Sapelli, presenterà il documento sulla semplificazione per le imprese, redatto dopo le audizioni con le parti interessate.