Welfare innovativo

Sono già una quarantina e nei prossimi giorni si attendono molte altre adesioni. Sono le aziende che parteciperanno alla ‘Giornata del Lavoro Agile', il prossimo 6 febbraio. Una iniziativa lanciata dal Comune di Milano insieme a diversi partners (Abi, Aidp, Anci Lombardia, Assolombarda, Cgil Milano, Cisl Milano Metropoli, Uil Milano e Lombardia, Sda Bocconi School of Management, Unione Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, Valore D) per promuovere un’organizzazione del lavoro che segua le trasformazioni della città. Più tempo per sè, più qualità della vita, meno stress e meno inquinamento ne sono gli obiettivi. Le scelte fatte dai singoli lavoratori saranno immediatamente misurabili grazie a un database che convoglierà tutte le informazioni. Con le adesioni arrivate fino ad oggi si può calcolare una partecipazione di circa 6.500 – 7mila tra lavoratrici e lavoratori, l’obiettivo è di arrivare a quota diecimila.

È possibile essere padre/madre presente e al contempo startupper di successo? 
La risposta non può essere identica per tutti, ma vi sono alcuni suggerimenti utili al riguardo:

Si scrive smart work o «lavoro agile». Si legge «lavoro dove e quando vuoi», tanto poi alla fine contano i risultati. E l’azienda ti valuta solo su quelli, non sulla presenza in ufficio. La promozione di questo nuovo modo di lavorare sta entrando nell’agenda della politica. Un progetto di legge sarà presentato a giorni. Con firma tripartisan. A perorare la causa di una nuova organizzazione in azienda, amica allo stesso tempo della conciliazione familiare e delle performance aziendali, sono Alessia Mosca per il Pd, Irene Tinagli per Scelta Civica e Barbara Saltamartini per Ncd. Ieri le tre deputate hanno presentato anche  un emendamento al decreto Destinazione Italia (in Parlamento per la conversione in legge) in cui si estendono al telelavoro le agevolazioni previste dal provvedimento. In concreto: credito d’imposta del 65% per investimenti fino a 20 mila euro.

«Era un passaggio necessario per incentivare davvero questo modo di lavorare», fa presente Alessia Mosca. Tra i sostenitori dei vantaggi dello smart work c’è anche Francesco Caio, responsabile dell’Agenda digitale del governo. Che spiega: «La tecnologia ci consente di liberare il lavoro da vincoli di spazio e tempo. Lo smart work può diventare uno strumento di politica industriale. E offrire alle imprese opportunità per ridurre i costi».

Insegnamenti pratici e programmi futuri dopo due anni di sperimentazione grazie ai fondi della Regione Lombardia.

Appuntamento mercoledì 12 febbraio 2014 dalle 9 alle 13 presso la Sala Affreschi di Palazzo Isimbardi – Provincia di Milano, con ingresso in Corso Monforte 35.

Durante il workshop saranno presentati i risultati dell’esperienza di welfare digitale realizzata grazie al “Bando per la sperimentazione di progetti innovativi in materia di welfare aziendale e interaziendale” di Regione Lombardia.

Cos’è il Maggiordomo Digitale: una sperimentazione di successo fatta da sette PMI lombarde operanti in diversi settori merceologici (servizi alla persona, ICT, metalmeccanico, materiali compositi, servizi socio culturali ed educativi).