Innovazione

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In un arco di tempo relativamente breve, i social media sono passati da tendenza emergente che si credeva confinata a un pubblico giovanile a importante canale di comunicazione anche per le aziende, le quali hanno saputo reagire prontamente, incrementando gli investimenti nei social network.

E’ quanto emerge da un’indagine condotta da bigmouthmedia alla fine del 2009 su un campione di 1.100 intervistati fra agenzie di marketing e PR e responsabili della comunicazione di aziende in Europa e Nord America.

E’ interessante notare che i vantaggi legati al miglioramento del brand sono considerati più significativi di quelli legati all’aumento della profittabilità. Una maggiore brand awareness è ritenuta il vantaggio principale offerto dai social media da circa tre quarti del campione intervistato (73%). Seguono l’incremento del coinvolgimento dei clienti (71%), il miglioramento della brand reputation (66%) e l’opportunità di aumentare la comunicazione con gli influenzatori (62%).

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Secondo uno studio UE, il 50% degli adolescenti europei diffonde su Internet informazioni personali che possono rimanere online in via definitiva ed essere accessibili a chiunque. Ieri, in occasione della giornata Safer Internet, la Commissione europea ha rivolto un invito agli adolescenti: “Pensaci bene, prima di metterlo online!”.

La Commissione ha già accolto con favore le azioni intese a proteggere i minori che fanno uso di siti di socializzazione in rete intraprese dalle 20 società che lo scorso anno hanno sottoscritto i principi dell’accordo su un uso più sicuro di tali siti (IP/09/232). La maggior parte di queste società ha messo i minori in condizione di gestire i rischi online rendendo più semplice modificare le impostazioni relative alla privacy, bloccare gli utenti o cancellare commenti e contenuti indesiderati. Tuttavia, a parere della Commissione, per proteggere i minori che usano Internet occorre fare ancora di più. Le società di siti di socializzazione in rete che garantiscono che i profili dei minori di 18 anni siano automaticamente visibili solo ai loro amici sono meno della metà (40%), e soltanto un terzo di esse ha dato risposta alle segnalazioni di utenti che chiedevano aiuto.

altNavigano, chattano, sono campionesse dei videogiochi e non riescono a vivere senza cellulare. Colpa forse di vecchi luoghi comuni (“imbranate”, “poco portate”), le donne hanno impiegato più tempo degli uomini ad avvicinarsi alla tecnologia. Adesso però la scintilla è scoccata. Nel giro di tre anni, sono aumentate di oltre 2 milioni le bambine, le ragazze e le signore italiane che navigano su Internet e giocano con i videogame. Dal 2008 al 2009, inoltre, le donne con uno smartphone sono passate da 3,7 a 4,6 milioni. Musica per le orecchie delle aziende di elettronica e informatica, che nel femminile individuano una nuova appetibile fetta di mercato. Secondo l’agenzia Corbis (stime 2009) il giro d’affari delle tecnologie rosa ha già raggiunto i 55 miliardi di dollari. Ed è destinato ad aumentare.

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Il 2009 è stato l’anno della ripresa delle news online, ma anche dell’esplosione dei siti di giochi e scommesse e del continuo incremento dei video, lasciandosi alle spalle un 2008 segnato dal fenomeno di community, blog e social network.

E’ quanto emerge dall’analisi di Nielsen sulle abitudini degli utenti internet italiani, che a fine 2009 hanno raggiunto i 23,6 milioni crescendo del 7% su base annua.

Le reti sociali, sottolineano gli analisti, non hanno smesso di guadagnare terreno. “La crescita a doppia cifra continua e la categoria, con oltre 18 milioni di internauti, è ormai da un anno saldamente al terzo posto nella classifica del tipo di siti più visitati in Italia, dopo motori di ricerca e portali generalisti”, ha spiegato Ombretta Capodaglio, marketing manager della divisione Online di Nielsen.