Politiche di genere

Le donne sono più forti degli uomini, lottano e hanno più successo. In qualsiasi campo. Nell'ultimo secolo hanno percorso un lungo cammino di emancipazione, e molto resta da fare per frantumare il tetto di cristallo che ancora resiste. Eppure se per le Donne Alfa, una minoranza, tutto questo è realtà, alto è il prezzo pagato:  la fine della solidarietà femminile. Non quella delle parole o dei riconoscimenti, bensì quella dei fatti: le donne in carriera con reddito alto possono andare avanti perché delegano (proprio come gli uomini) i lavori di casa e quelli di cura a un personale, in genere femminile, pagato per svolgere i ruoli che loro rifiutano. Una realtà che ha interrotto la tradizione che accumunava tutte le donne fino a qualche decennio fa, quando ricche o povere e ovunque, condividevano gli stessi valori di genere (o stereotipi? ndr) e vivevano la loro esistenza secondo uno schema comune: avere un marito, crescere i figli, occuparsi della famiglia e della casa.

E' la tesi che Alison Wolf espone in Donne Alfa, un saggio documentato e illuminante per conoscere la donna dei nostri giorni al di fuori dei luoghi comuni o delle ideologie di genere. 
Wolf fa risalire alla fine della Seconda guerra mondiale l'inizio dello sgretolarsi della sorellanza tra donne. 

"A un certo punto della mia vita ho concluso che la mia forza era quella di essere una donna". Anna Maria Tarantola cita la cantante francese Juliette Greco al termine del suo discorso di apertura della due giorni organizzata dalla Rai in occasione della settimana della festa della donna: "Donna e'...". Il suo intervento non poteva non richiamare la sua formazione in Banca d'Italia, con accenti particolari sugli aspetti economici delle questioni di genere: "In Italia, nonostante gli indubbi progressi, significativi sono i divari da superare: il tasso di occupazione femminile e' nettamente inferiore a quello maschile, sopratutto nel Mezzogiorno, e lontano dall'obiettivo di Lisbona; le donne sono sovrarappresentate nelle posizioni lavorative meno remunerate e con minore contenuto professionale".

La presidente della Rai ha sottolineato come il glass ceiling non e' stato ancora infranto, nonostante si convenga che una maggiore diversity ai vertici delle imprese ne migliori i risultati economici e le loro strategie di lungo periodo. Tarantola da' poi degli indirizzi di azione per cambiare lo stato delle cose. 

Il portale "Donne nella scienza" fa parte del progetto "Donne nella scienza. Interviste possibili ed impossibili alle donne di scienza dall'antichità ai giorni nostri", cofinanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Progetti annuali di diffusione della cultura scientifica - Legge 6/2000, bando 2012).
Dedicato ad alcune grandi donne, soprattutto italiane, che si sono distinte in ambito scientifico e tecnologico, dall’antichità ai giorni nostri, racconta biografie, scoperte, quadro del contesto storico in cui vivono o sono vissute, per scoprire la realtà della condizione femminile in relazione agli studi scientifici, i modelli e gli stereotipi che ne hanno condizionato l’esistenza, le curiosità, le interviste che siano di esempio per le giovani che decidono di intraprendere gli studi scientifici.

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Nell’ambito dell’iniziativa regionale “Progettare la parità in Lombardia - 2013”, Provincia di Milano presenta il progetto “Parità? Sì, lo voglio!.
Nonostante i dati dimostrino che la violenza domestica sia rilevante e nonostante sia discussa quotidianamente dai media, il riscontro portato dalle associazioni del territorio è che persista una forte criticità in relazione alla consapevolezza del fenomeno.
Partendo dalla considerazione che la famiglia è uno degli agenti di socializzazione principali, si è scelto di interagire con le coppie in procinto di sposarsi, all'interno di un percorso strutturato, preordinato e obbligatorio (per chi desidera sposarsi con rito religioso) e con le coppie già sposate che partecipano ai "Gruppi Famiglia".