Innovazione

Al Global Entrepreneurship Congress di Mosca il moderatore «zittisce» un rappresentante italiano: «Sulle startup mettete zero lira». Come presentarsi all'appuntamento di Milano del prossimo anno?

Altro che i sorrisetti di Bruxelles quando si parla delle riforme di Renzi. L’atteggiamento internazionale di perplessità quando l’Italia parla di crescita è un problema serio: anche e soprattutto se si parla di innovazione e startup. L’ha sperimentato sulla sua pelle anche la delegazione italiana appena tornata dal Global Entrepreneurship Congress di Mosca: a livello internazionale i passi in avanti fatti dal nostro Paese in questi ultimi anni non sono conosciuti, e comunque, ampiamente sottovalutati.

Diego Mulfari ha spinto l'impresa di famiglia ad approdare sul web. Con Mulfariimbianchino.com racconta ai potenziali nuovi clienti i lavori eseguiti attraverso post corredati e fotografie

"Abbiamo capito che in rete ogni giorno qualcuno cerca un imbianchino attraverso i motori di ricerca. Il nostro obiettivo ora è quello di farci trovare". Diego Mulfari ha spinto l'impresa di famiglia, che era in crisi, ad approdare in rete. E insieme al papà è diventato imbianchino digitale. "Abbiamo un blog aziendale molto seguito e un canale su YouTube". Sul blog Mulfarimbianchino.com Diego racconta ai potenziali nuovi clienti brianzoli i lavori eseguiti, attraverso post corredati da fotografie. "Abbiamo sviluppato anche un'applicazione scaricabile sui cellulari che abbiamo chiamato ironicamente I-Imbianchino, con prezzi a mq dei nostri lavori e idee per decorare la casa".

Diego, cosa significa fare l'imbianchino digitale?
"Significa lavorare sia offline che online: oltre ad essere professionisti della tinteggiatura, bisogna essere abili e tempestivi ad utilizzare la rete per rispondere alle richieste di preventivo che giungono via mail (oltre che telefono), aggiornare il proprio sito web e le pagine aziendali sui social".

Torna Repubblica delle Idee e scommette sull'innovazione. Si parte da Milano, sabato 29 marzo. Protagonisti scienziati, tra cui Elena Cattaneo, ricercatori e inventori. In primo piano le migliori startup del cibo.

Ci sono degli italiani che stanno cambiando l'Italia. Hanno un'arma infallibile: si chiama innovazione. Sono scienziati, ricercatori, inventori, artigiani digitali, makers, startupper e sognatori. Sono i protagonisti di Next, il progetto della Repubblica delle Idee per raccontare gli innovatori. Lanciato come spettacolo teatrale due anni fa a Bologna in occasione della prima Repubblica delle Idee, e replicato nel 2013 a Torino, Firenze, Bari e Venezia, il Next quest'anno, con il supporto di Enel, diventa grande. Ma grande davvero. Con un vero tour, un lungo giro d'Italia in dieci tappe, per andare a scovare i nuovi talenti città per città; e in più un sito tutto suo, Repubblica Next, che sarà online fra qualche giorno, fatto in gran parte dei video in cui i protagonisti raccontano la propria storia "per cambiare il mondo".

Eppure diffondere le tecnologie in Studio può stimolare anche le imprese. Non bastano, però, “manovrine” con bonus da poche centinaia di euro. Bisogna pensare a impegni più consistenti, come, la detassazione degli investimenti tecnologici e l’alfabetizzazione digitale.

“Se parliamo di Professionisti, in realtà, parliamo di Imprese!” è il titolo del convegno tenutosi al Politecnico di Milano lo scorso 4 marzo, in occasione della presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio ICT&Professionisti. L’indagine, che ha coinvolto Avvocati, Commercialisti ed Esperti Contabili e Consulenti del Lavoro, cioè più di 430 mila Professionisti, è stata anche l’occasione per proporre al mondo delle istituzioni una nuova visione di Impresa: non più singolo soggetto giuridico, ma sistema allargato, che comprendealcune figure professionali, che presidiano delicati processi contabili, legali, giuslavoristici e fiscali.

E anche le diverse istituzioni - Camere di Commercio, Associazioni Industriali, Ordini professionali territoriali e nazionali, enti e autorità politiche – dovranno prendere coscienza di questo fatto: il sostegno all’impresa deve coinvolgere anche i Professionisti, che ne sono parte integrante. Il loro non è solo un ruolo di fornitura di competenze specialistiche, perché spesso affiancano l’Imprenditore nelle scelte strategiche più importanti e, non da ultimo, a volte contribuiscono anche alla gestione dei suoi patrimoni privati. Insomma, i Professionisti si propongono come le figure che, più di tutte le altre, conoscono in modo profondo le imprese, facendone parte. Tra i molteplici ruoli che il professionista può “giocare” con le imprese Clienti, c’è anche quello di veicolo culturale per l’ambito gestionale e tecnologico delle Imprese.