Fare impresa

Il Premio Piazza Mercanti – Valore d'Impresa 12a edizione intende sottolineare l'attività degli imprenditori (persone fisiche) che hanno contribuito in modo significativo alla crescita del sistema economico milanese e alla diffusione della cultura d'impresa.

Ad un anno dall'avvio di Expo 2015, l'edizione 2014 del concorso intende evidenziareimprenditori attivi nella filiera agroalimentare, nella tutela dell'ambiente e nel settore turistico e dell'accoglienza. Linfa del sistema economico e sociale, energia fondamentale per la crescita del ruolo sociale, politico ed economico dell'iniziativa imprenditoriale, al fine di farne emergere i valori della responsabilità, del merito, dell'etica e del rischio d'impresa.

Possono essere candidati tutti gli imprenditori titolari di impresa con sede e/o unità operative in Comune della Provincia di Milano e iscritte presso il Registro Imprese di Milano.

E' falso che solo il 2% dei fornitori è pronto e che la Pa è in ritardo. Invece è vero che si risparmierà 1 miliardo di euro. E che la scadenza di giugno è solo l'inizio di un percorso. Facciamo chiarezza, con un articolo del Politecnico di Milano.

Con l’approssimarsi della prima scadenza fissata dal Decreto del 3 aprile 2013 per l’adozione dell’obbligo di Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazione si susseguono grida di allarme, accuse, mistificazioni e clamorose “sparate acchiappaconsensi”. In questo contesto - occupandomi del tema da diversi anni e avendo avuto occasione di confronto continuativo con imprese, Pubbliche Amministrazioni, provider di servizi e soluzioni nonché con tutte le Istituzioni titolate in materia - non posso trattenermi dal fare alcune puntualizzazioni. Per farlo, con l’obiettivo di prediligere chiarezza e sintesi, ho scelto di portare l’attenzione, in particolare, su due Miti e altrettanti Fatti.

E' in  pieno corso la call di Working Capital: da questa verranno individuate quaranta startup che parteciperanno al programma di accelerazione 2014 nei co-working di Milano, Bologna, Roma e Catania.

Le startup selezionate inizieranno a Luglio un programma operativo di lavoro che si completerà a fine Ottobre, con in tasca un assegno da 25.000 euro e l’accesso ai diversi benefit di Working Capital: albo fornitori, fondo seed, accesso alla rete di partner e investitori del programma.

Nelle scorse settimane, ho partecipato ad un dibattito su Facebook, in cui il punto era questo: “si, bello WCAP, ma cosa ci si può fare con 25.000? Come si può pensare di far partire una startup significativa con meno dello stipendio di una persona?”

Vero. In effetti non è con 25.000 euro che si può fare una azienda ed in effetti, non è questo lo scopo del programma.

Come dice giustamente Steve Blank, bisogna innanzitutto partire da una considerazione di base. Abbiamo sbagliato per anni, nel pensare che una startup fosse la versione mignon di una grande azienda. Per una semplice ragione: l’azienda è un’organizzazione che conosce il proprio modello di business ed esegue un piano sulla base di questa consapevolezza. Una startup invece è un’organizzazione temporanea che è alla ricerca di un modello di business, ripetibile e scalabile. E – aggiungo io – in quel caso diventa anche un interessante oggetto di investimento finanziario.

Il Non Profit traino per l'occupazione femminile in Italia, con 494 mila dipendenti, il 72% del totale. Lo attesta il 9* Censimento generale dell'Industria, dei Servizi e delle Istituzioni Non Profit realizzato dall'Istat sulla base di dati relativi al 31 dicembre 2011. Piu' nel dettaglio, su un totale di 4,7 milioni di volontari, la componente femminile e' di 1,8 milioni. Le dipendenti sono 494.000, 142.000 lavoratrici esterne, 3.000 lavoratrici temporanee, 9.000 comandate/distaccate, 26.000 religiose e 10.000 giovani del servizio civile. La categoria professionale piu' rappresentata, con il 27,5% dei lavoratori retribuiti, dipendenti ed esterni, e' quella delle professioni tecniche (professioni sanitarie infermieristiche, fisioterapisti, mediatori interculturali etc.). Seguono le professioni nelle attivita' commerciali e nei servizi con il 24,1% (operatori socio-sanitari, assistenti socio -assistenziali e assistenti domiciliari etc.), le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (17,9%), le professioni non qualificate con il 13,8% (collaboratori scolastici, addetti alle pulizie, operatori ecologici, etc.) e le professioni esecutive nel lavoro d'ufficio (11,4%).