Fare impresa

L’Agenda Digitale? Ora più che mai è un’opportunità da non lasciarsi scappare: una nuova sfida per le start up innovative è infatti quella lanciata dal decreto “Semplifica Italia”, che l’ha introdotta tra le misure volte alla promozione della crescita, nell’ambito dell’innovazione tecnologica. Non si tratta solo di uno scopo ideale, bensì di una reale semplificazione amministrativa, per un nuovo modo di fare impresa, che avrà un influsso positivo sull’apparato burocratico delle Pmi e delle start up innovative.

Startup for beginners: è l'infografica degli studenti dell'Università Cusano di Roma per semplificare la vita a chi vuole capire meglio come fare una startup in Italia

Gli studenti dell’Università Telematica Niccolò Cusano di Roma hanno creato un’infografica per spiegare passo passo come creare una startup e a chi rivolgersi. Bootstrapping, pivoting e venture capital, sono adesso termini alla portata di tutti, anche per meno esperti.

Dove nasce un’idea innovativa imprenditoriale? A quali istituzioni rivolgersi per ottenere finanziamenti, consulenza e supporto per farla germogliare? Quali sono i passaggi che portano una startup a diventare una realtà imprenditoriale affermata, stabile e autonoma?

A tutte queste domande risponde la nostra nuova infografica, “Startup for beginners”, dedicata ai protagonisti e alle istituzioni che compongono l’ecosistema startup.

Nonostante il protrarsi della crisi spunta una luce in fondo al tunnel: anche quando le condizioni del mercato non sono vantaggiose la voglia di fare impresa e il fermento di chi ha buone idee sembrano reggere l’urto della congiuntura. È quanto emerge da un’analisi di InfoCamere dei dati della sezione speciale del Registro delle imprese gestito dalle Camere di commercio, dedicata alle start-up innovative ad un anno dalla sua creazione. 

Al 17 marzo scorso hanno toccato quota 1.792 le società che hanno come obiettivo sociale «lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico». Nell’ultimo anno sono insomma spuntate cinque startup al giorno. 

A trainare la dinamica è la Lombardia con 355 unità. Seguono con valori elevati l’Emilia-Romagna (202) e il Lazio (187). Sul fronte opposto si incontrano invece Valle d’Aosta, Basilicata e Molise rispettivamente con 6, 9 e 10 soggetti accreditati. Tra le regioni meridionali è la Campania, con le sue 83 unità registrate, quella con l’insieme più numeroso, seguita da Puglia (76) e Sicilia (63). 

Consolidare il rapporto con le PMI per sostenere le nuove imprese e favorire l'innovazione del Paese: il punto agli Stati Generali di Italia Start up.

Bandi di finanziamento, ricerca di capitali e accesso al credito sono i nodi centrali per le nuove imprese in fase di avvio, ma la strada per creare un ambiente italiano virtuoso e start up friendly è ancora lunga, per quanto gli strumenti ci siano già. Se ne è discusso agli Stati generali dell’ecosistema Start Up italiano, organizzati a Milano dall’associazione Italia Start up (su 500 associati, annovera 150 start-up, 21 incubatori, 20 aziende, 6 investitori, 8 studi professionali, 300 persone fisiche) per cercare di tradurre in pratica strategie che rendano l’Italia attrattiva sul fronte dell’innovazione.

=>Bando incentivi start-up: i contributi statali