Ambiente, risparmio energetico

Galletti: con il nuovo decreto ministeriale verranno finanziati a tasso agevolato 63 progetti per l'occupazione giovanile

Incentivare l’occupazione giovanile proteggendo al tempo stesso l'ambiente. In una sola parola: green economy. La tanto citata economia verde può costituire occasione di crescita, soprattutto se gli interlocutori di riferimento sono quelli che il futuro lo costruiranno mattone dopo mattone. Ecco perché il nuovo Decreto Ministeriale firmato dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti si rivolge direttamente alle nuove generazioni. “Un paese che vuole tornare rapidamente a crescere deve dare fiducia ai suoi giovani, mettendoli in gioco in settori strategici come l’economia ambientale, che sempre più sarà chiamata a rappresentare l’economia del futuro, in grado di dare opportunità occupazionali e prospettive concrete di sviluppo”, ha commentato Galletti lo scorso venerdì, spiegando che il nuovo provvedimento servirà a finanziare, attraverso il Fondo rotativo "Kyoto" per la riduzione delle emissioni di gas serra, progetti dedicati al mondo del lavoro giovanile.

Ecco il pc solare che resta carico 10 ore grazie all’azione di con 4 mini-pannelli collegabili! I pannelli si ripiegano e sono così in grado di sparire all’interno della struttura del laptop, il quale può offrire un’autonomia tale da non avere rivali, indipendentemente dal sistema di alimentazione: ben 10 ore senza necessità di prese elettriche o di altri sistemi di ricarica.

Questo è il risultato vincente ottenuto da WeWi Communication Inc che ha creato “Sol“, un pc portatile, mai come in questo caso, davvero meritevole di tale definizione.

Grazie a questo innovativo pc solare si potrà avere a disposizione uno strumento di lavoro o di svago non solo ecologico, ma anche più efficiente: quante volte ci si ritrova a fare i conti con una batteria del pc che consente soltanto una manciata di ore di utilizzo prima di decretare lo spegnimento del portatile?Con sole 2 ore di carica, il pc solare può consentire un’intera giornata di lavoro, magari all’aperto per godere del tiepido sole della ritrovata primavera. Si risolve uno dei problemi più sentiti, soprattutto in particolari aree del mondo: esso è in grado di garantire un continuo utilizzo anche in luoghi nei quali la fornitura di energia elettrica è difficoltosa e discontinua.

Sono partiti martedì 22 aprile i lavori di pedonalizzazione di piazza Castello, con l’area chiusa al traffico per la posa dei paracarri.

“A Milano abbiamo ridotto il traffico di quasi il 30% in centro e del 7% sul resto del territorio, grazie ad Area C, e abbiamo avviato una fase di trasformazione di diversi luoghi importanti della città”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente. “La pedonalizzazione di piazza Castello è un altro passo nel percorso di cambiamento che sta vivendo Milano con le nuove piste ciclabili, le aree pedonali e le Zone 30: la città cambia volto adattandosi sempre più alle nuove forme di mobilità sostenibile utilizzate dai cittadini”. 

La pedonalizzazione di piazza Castello si estende su un'area di 15.000 metri quadrati ed entra a far parte del grande asse ciclopedonale di oltre 3 chilometri che partendo dall’Arco della Pace raggiunge corso Venezia, passando dal Parco Sempione, via Dante, piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele. La pedonalizzazione segue quelle delle piazze Beccaria, Liberty e Pio XI e precede quella di via Santa Radegonda e la creazione della Zona 30 nelle vie della Milano Romana.

L’eco-industria europea è in crescita e traina tutto il settore della green economy. Lo ha dichiarato Janez Potočnik, commissario europeo all’Ambiente.

In occasione dell’apertura dell’Industrial GreenTec Fair, la fiera della tecnologia sostenibile che si svolge dal 7 all’11 aprile ad Hannover, Janez Potočnik, commissario europeo all’Ambiente, ha espresso parole positive per l’industria “green” del Vecchio continente.

«L’industria dell’Unione europea ha l’opportunità di svolgere il ruolo di leader mondiale nel campo della sostenibilità e della competitività – afferma Janez Potočnik – le eco-aziende dell’Ue hanno un fatturato di centinaia di miliardi di euro, e rappresentano quasi il 3 per cento del pil complessivo».