Donne protagoniste

Il 47˚ Rapporto sulla situazione sociale del Paese del Censis ha fotografato la società italiana e dai dati emerge un aspetto significativo: le donne sono il nuovo ceto borghese produttivo. Hanno capacità di resistenza e adattamento difensivo, ma anche di innovazione, rilancio e cambiamento e così si fanno strada nel mondo produttivo.

Il cervello femminile è multitasking: lo dimostra uno studio basato sui dati raccolti attraverso risonanze magnetiche condotte su 949 bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 22 anni e utilizzate dai ricercatori per creare una mappa delle connessioni tra le diverse aree del cervello.
In tal modo si è scoperto che mentre nel cervello femminile ci sono molte connessioni tra diverse aree cerebrali, soprattutto a cavallo dei due emisferi, in quello maschile si osservano più frequentemente connessioni all’interno della stessa area.

I dati dell’Unione Artigiani hanno fotografato la situazione della imprese d’artigianato femminili.
Il quadro generale per il quadriennio 2010-2013 sembra essere confortante: infatti il lieve incremento (+0,76%) delle aziende artigiane con titolare italiana è compensato da un notevole +42,89% di quelle che fanno capo a una imprenditrice di origine straniera. Di anno in anno tuttavia le realtà artigiane in rosa sono state toccate sempre più dalla crisi tanto che quest’anno il tasso di crescita è in calo dell’1,5% rispetto al 2012
A Monza,  la terza città della Lombardia per numero di abitanti, le imprese d’artigianato italiane sono il 77% e di queste il 19% ha un titolare donna. Del restante 23% straniero, solo l'11% fa capo a una imprenditrice. In campo straniero stravincono le giovani: nella fascia 19-29 al 21% delle straniere risponde il 6% delle italiane. Il dominio diventa  italiano col crescere dell'età: fra i 50 e i 59 anni al 28% di italiane corrisponde il 15% di straniere, mentre nella fascia 60-79 al 20% nostrano risponde solo il 2% straniero.

Il Parlamento europeo ha fissato il 20 novembre un obiettivo vincolante e fondamentale: un sistema di selezione trasparente e aperto che porti le donne a raggiungere la quota del 40% dei Consigli di amministrazione delle imprese quotate in borsa entro il 2020.
Approvata a larga maggioranza con 459 sì, 149 no e 81 astensioni  una risoluzione sul miglioramento dell'equilibro di genere nei Cda delle grandi imprese.