Donne protagoniste

La Banca nazionale commerciale (Ncb) dell'Arabia Saudita ha nominato una donna, Sarah Al-Suhaimi, a capo del settore dedicato agli investimenti.

Lo rende noto una fonte ben informata, anche se la nomina non è stata ancora ufficializzata. Non era mai accaduto nella storia del Paese saudita che una donna ricoprisse una carica così importante all’interno dei quadri dirigenziali di una banca nazionale.

Suhaimi, che era già a capo della gestione patrimoniale e dell’ufficio investimenti presso Jadwa Investment, prende il posto di Tariq Linjawi, il cui ultimo giorno di lavoro è stato il 27 febbraio.

L’astrofisica Sandra Savaglio era finita sulla copertina di «Time» come simbolo della fuga dei cervelli.

Il suo volto, nel 2004, era finito sulla copertina del settimanale americano «Time» come simbolo dell’emigrazione degli scienziati europei. Quasi dieci anni dopo, l’astrofisica cosentina Sandra Savaglio è pronta a fare ritorno a casa. Il Consiglio d’amministrazione dell’Università della Calabria, ateneo nel quale Savaglio ha studiato e si è laureata, ha deciso di procedere alla chiamata diretta della studiosa come professore ordinario di Astrofisica. E lei non si è fatta pregare: «Vengo dal paese economicamente messo meglio per il finanziamento alla ricerca (la Germania). E decido di andare in un posto economicamente depresso. Ad Arcavacata (è il luogo dove ha sede l’ateneo calabrese) c’è un dipartimento di Fisica che è un gioiellino per l’università, un fiore all’occhiello per la regione e per il Paese. Un ambiente che conosco bene e a cui sono legata da quando ho iniziato a studiare fisica». Per riportare Savaglio a queste latitudini, l’Università della Calabria ha utilizzato la normativa nazionale che prevede la possibilità di chiamare «studiosi stabilmente impegnati all’estero in attività di ricerca o insegnamento a livello universitario da almeno un triennio, che ricoprono una posizione accademica equipollente in istituzioni universitarie o di ricerca esteri».

Ornella Barra, leva 1954, chiavarese di nascita, è amministratore delegato, responsabile per la distribuzione farmaceutica e per i marchi del gruppo Alliance Boots, il retailer farmaceutico numero uno in Europa. Di recente è entrata a far parte del Consiglio di Amministrazione di Assicurazione Generali.
La Barra è stata inserita tra le prime quindici della classifica “50 donne più potenti del mondo negli affari internazionali al di fuori degli Usa”, classifica stilata ogni anno dalla rivista Fortune. È il quarto anno consecutivo che Ornella Barra milita nella parte alta della classifica. Quest’anno, però, la chiavarese ha guadagnato un posto in più, arrivando a conquistare l’undicesimo posto.  Barra è l’unica italiana presente nella parte alta della classifica.

Le donne si avvicinano sempre più al franchising: la percentuale di donne che aprono punti vendita, o offrono servizi al pubblico, in affiliazione è in continua crescita, specie nell’ultimo quinquennio recessivo: sui 54 mila imprenditori affiliati nel 2012 in Italia la percentuale di donne è del 38% nel 2012, dunque più di 20mila donne imprenditrici, quando era del 31% nel 2008. Una crescita coerente con quella del comparto del franchising che occupa in Italia 186 mila commessi (oltre ai 54 mila affiliati titolari) e sta espandendosi all’estero con oltre 7 mila punti vendita, con un fatturato annuo di 180 milioni di euro nel 2012.

Quali motivazioni spingono le donne verso il franchising, come entrano nel mondo dell’affiliazione e con quanto successo? Un’indagine sul franchising al femminile è stata realizzata, per la prima volta, dalla fiera specializzata “Franchising Nord”, interpellando nel settembre scorso un campione di 500 donne (e 500 maschi) tra i visitatori della fiera.

Il sondaggio mostra uno spaccato per molti versi sorprendente: le donne sembrano essere più selettive degli uomini nello scegliere il settore di affiliazione, più concrete nell’aderire alle proposte dei franchisor, più decise nell’affrontare la prima fase in cui si affrontano finanziamento e pratiche per l’apertura di un punto vendita, più fiduciose nei propri mezzi e, alla fine, più soddisfatte delle scelte compiute.