Internazionalizzazione

altRafforzare il legame tra le imprenditrici italiane impegnate nel settore del turismo e quelle del mondo arabo, offrendo nuove e proficue occasioni di contatto con Paesi come l’Algeria, l’Egitto, la Giordania, l’Iraq, il Libano, la Libia, il Marocco, la Tunisia, la Turchia e lo Yemen.
È questo l’obiettivo principale di “Forum +”, la seconda edizione del Businesswomen of the Mediterranean Forum, che quest’anno approda a Catania. La tre giorni, 8, 9 e 10 novembre prossimi, è infatti organizzata dalla Camera di Commercio etnea in collaborazione con Confcommercio e “Non c’è Pace Senza Giustizia”, l’organizzazione internazionale no profit fondata dalla senatrice Emma Bonino.

altIl 20 ottobre centinaia di grandi ritratti in bianco e nero invaderanno 8 città italiane per il progetto di arte partecipata di JR a sostegno dei diritti dei cittadini di origine straniera.


Anche Milano parteciperà a quella che può essere definita la
festa di chi riconosce la ricchezza della multiculturalità e il diritto alla cittadinanza.

Un sondaggio europeo dice che soltanto l’11% dei cittadini del Vecchio continente ha un’attività imprenditoriale, e che il 45% svolgerebbe volentieri un lavoro autonomo se potesse. È la conferma che spesso manca il terreno in cui seminare la volontà di fare, oltre che i mezzi e le connessioni, e che tutto è reso più difficile dalla lunga crisi in cui ì incappata l’economi a dodici stelle.
Bisognerebbe farci qualcosa, ammettono a Bruxelles. Anche perché le nuove imprese rappresentano la fonte più importante di nuovo lavoro, visto che esse creano 4,1 milioni posti l'anno.
Le iniziative in cantiere sono numerose. Fra le altre, la Commissione Ue ha avviato una consultazione pubblica con l'obiettivo di raccogliere i punti di vista delle parti interessate e dei cittadini sulla portata dei possibili interventi futuri a livello comunitario, nazionale e regionale, al fine di promuovere l'imprenditorialità. Si tratta, ha spiegato Antonio Tajani, responsabile per l’Industria, di «stimolare l’appetito di imprenditorialità» e dare «un sostegno ai suoi potenziali e nuovi imprenditori nella creazione di nuove imprese». Bruxelles, insomma, vuole ascoltare le idee della gente.

La transazione avviene senza che cliente e negoziante si scambino nemmeno una parola Il chip che cambia i nostri acquisti La scelta di Starbucks e Wal-Mart

DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK - «Money, money, money» cantavano gli Abba. Adesso soldi addio: a 67 anni Björn Ulvaeus, una delle voci maschili della storica band scandinava, guida la campagna per la scomparsa del denaro. È il suo pallino da quando il figlio è stato derubato per strada. E il governo di Stoccolma sta valutando seriamente di dargli ascolto. Dalla Svezia (il Paese che per primo introdusse la banconota di carta) alla California, dalla Francia al Kenya, il denaro sembra avere gli anni contati. L' hanno già dato per defunto tante volte: ucciso dalle carte di credito, scalzato dai pagamenti online. Questa volta però il «sicario» chiamato a far fuori il portafoglio è più forte dei predecessori di plastica o via computer. È lo strumento forse più amato dall' umanità. Il telefonino. Non ce ne separiamo mai.