EXPO 2015

In pieno clima di preparativi a Expo 2015, Milano deve cominciare a pensare a quanto ci sarà da fare al termine dell’Esposizione.
Il monito viene dall’esempio offerto dalla Cina che, dopo aver ospitato Expo, deve ancora fare i conti con il declino del territorio e con numerosi siti in stato di abbandono.

Sarà proprio il David di Michelangelo il simbolo di Expo: il pastore della Bibbia, diventato capolavoro scultoreo dell’arte rinascimentale, alloggerà nella piazza semicoperta di Palazzo Italia. Si tratta però di una controfigura dell’originale in marmo, una copia in vetroresina già esibita alla biennale “Florens 2010”.
Come ha affermato Diana Bracco, presidente di Expo e commissario del Padiglione Italia, «il nostro Paese sarà al centro del mondo, crocevia diplomatico, luogo di incontro fra nazioni, culture, economie».

Oggi, giovedì 28 novembre 2013, viene presentato a Palazzo Reale il Masterplan del Post Expo, realizzato da Regione, Comune di Rho, Provincia e Fondazione Fiera, sotto il coordinamento di Arexepo.

Agenda Italia, presentata nei giorni scorsi alla Triennale di Milano, è il piano del governo per  la promozione di Expo sull’intero territorio nazionale, con il coinvolgimento degli enti locali.
Tre gli obiettivi principali:

  • promozione del ruolo dell’Italia nel mondo
  • sviluppo dei temi e dei contenuti dell’Esposizione
  • contributo significativo allo sviluppo del paese