Si candida a essere la più grande esperienza di lavoro agile in Italia. Oltre tremila dipendenti (3.100 per la precisione) con la possibilità di lavorare dal salotto. O da qualunque altro posto: l’appartamento della suocera, il parco davanti alla scuola, la casa di vacanza.

Parliamo del progetto appena varato da Vodafone Italia. L’azienda dà lavoro a settemila persone distribuite su otto sedi. Di queste, poco meno di 4.000 svolgono mansioni che non possono prescindere dalla presenza in un ufficio o in un centro assistenza clienti. Ma per tutti gli altri il lavoro agile oggi è una realtà.

«Ad aprile siamo partiti con la possibilità di lavorare da fuori ufficio due giorni al mese. A settembre faremo una verifica e valuteremo i risultati. Su quella base potremmo decidere anche di aumentare il numero di giornate in cui il luogo di lavoro è scelto dal dipendente», racconta Elisabetta Caldera, direttore risorse umane e organizzazione di Vodafone Italia. «Ci stiamo lavorando da diversi anni, inizialmente con progetti pilota. Poi ad aprile è arrivato il salto di qualità — continua Caldera —. Anche la nostra sede di Milano che ospita la maggior parte dei dipendenti è già stata pensata per lo smartworking, con spazi di lavoro connessi e condivisi. Siamo convinti in questo modo di poter raggiungere due risultati: un aumento della produttività del lavoro e migliori opportunità di conciliazione famiglia-lavoro per i dipendenti».

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