L’adozione di modelli di smart working produce benefici per le imprese e i benefici sono misurabili e tangibili. Secondo uno studio della School of management del Politecnico di Milano “con una percentuale di home working intorno al 40%, cioè due giorni a settimana con possibilità di lavorare da casa o da un altro luogo, in media si risparmiano 550 euro di costi vivi all’anno per persona“. E ancora, “a livello di singola azienda si stima un aumento di produttività con punte del 50% e in media valutabile intorno al 25%. In termini pratici, un’azienda con oltre 500 dipendenti che ipotizza un +10% nel telelavoro può aspettarsi un beneficio in termini di costo del lavoro pari a circa 1,7 miliardi di euro. Infine, “anche soli 100 giorni all’anno di telelavoro garantirebbero ai dipendenti un sensibile risparmio di tempo negli spostamenti (per il sistema nel suo complesso 47 milioni di ore all’anno) e quindi di denaro (complessivamente 407 milioni di euro all’anno)”.

Il telelavoro e altre forme più evolute di smart working stanno diventando modelli organizzativi cui le organizzazioni di successo stanno sempre più guardando. Purtroppo l’Italia parte molto da lontano in termini di cultura e di regole. Abbiamo percentuali molto basse di telelavoro tradizionale rispetto ad altri paesi, siamo tra il 4 e il 5%, mentre la Danimarca è oltre il 15%. Ma a livello culturale, di sensibilizzazione e di diffusione di conoscenza ci stiamo muovendo, basti pensare al successo della giornata del Lavoro Agile, di cui abbiamo parlato in questo blog recentemente.

Oltre che a un cambiamento culturale, lo smart woking vede coinvolto anche l’aspetto delle nuove tecnologie. Ma in questo senso, lo sviluppo e la diffusione di tecnologie ICT in grado di supportare la comunicazione e la collaborazione in remoto, insieme alla diffusione sempre più pervasiva di device mobile “intelligenti” e di facile utilizzo possono agevolare e supportare le aziende in questo cambio di paradigma.

Le aziende di successo si caratterizzano sempre di più per la loro capacità di abbandonare modelli organizzativi inefficaci e creare condizioni di lavoro che permettano di rispondere contemporaneamente a nuovi obiettivi di business e esigenze delle persone. Nuovi concetti, quali la collaborazione, l’autonomia e la flessibilità nella scelta degli spazi e degli stili di lavoro, la valorizzazione dei talenti, la responsabilità e l’innovazione diffusa stanno prendendo sempre più piede nelle aziende indipendentemente dalla loro dimensione.

Manageritalia, forte dell’esperienza maturata dal Gruppo Donne Manager, ha creato il percorso di Smart Welfare, in grado di affiancare le aziende nella realizzazione del progetto all’interno: si tratta di un servizio a disposizione di tutti i manager e imprenditori, un percorso per implementare in azienda azioni e iniziative di benessere aziendale e/o valorizzare quelli già esistenti.

Per avere maggiori informazioni sul percorso, è attivo lo Sportello Smart Welfare,dove è possibile incontrare gli esperti per un confronto facile e diretto. Più specificamente lo Sportello è aperto con cadenza settimanale, il giovedì dalle 16 alle 18, previo appuntamento.

Per maggiori informazioni contattare lo Sportello Smart Welfare di Manageritalia Milano telefonando allo 0262535030 oppure inviando un’email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Fonte: Donne Manager Italia