Secondo i dati dell`"Osservatorio Smart Working", School of Management del Politecnico di Milano, nonostante timidi segnali positivi, il nostro Paese, in tema di telelavoro, è in ritardo rispetto al resto dell`Europa. I telelavoratori sono aumentati dell`8%, con un`azienda su tre che entro il 2015 consentira` ai dipendenti di utilizzare smartphone, tablet e notebook a scopo lavorativo. Nell`adozione di questo sistema di Smart Working, pero', l`Italia si pone al 25° posto su 27 Paesi europei, forse anche a causa di una legislazione che non ha fornito strumenti e stimoli alla sua diffusione.

Una nota positiva che ci fa pensare che l'Italia si stia muovendo verso una legge sul telelavoro, e` arrivata dalla Giornata del Lavoro Agile, organizzata il 6 febbraio scorso a Milano. L`evento ha infatti coinvolto decine di PMI e studi professionali. Sono state 103 le aziende (pubbliche e private, di cui 73 PMI) e studi professionali di tutti i settori produttivi che vi hanno preso parte.

La meta` delle imprese che hanno aderito ha gia` attivato forme di lavoro agile (Smart Working) mentre le altre lo hanno sperimentato per la prima volta in questa occasione. Alla giornata hanno partecipato anche associazioni sindacali e imprenditoriali, fra cui ABI, Assolombarda e Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. E non sono mancati gli esempi di enti e aziende che hanno esteso l`esperimento ad altre citta` (Torino, Cremona, Parma).

Fonte: Ateneo web