Lavorare da casa o spazi pubblici, ridurre i tempi di spostamento e lo smog, avere più tempo libero. Il 6 febbraio a Milano la prima "Giornata del Lavoro Agile", promossa dall'assessorato al Tempo libero, Benessere e Qualità della Vita. Possono aderire aziende private, enti pubblici e studi professionali

Lavorare da luoghi diversi dall'ufficio (da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra o da una postazione in co-working), organizzare meglio il proprio tempo libero, conciliare la vita privata con il lavoro in forme nuove. Ridurre i tempi di spostamento, abbattere le emissioni inquinanti, sperimentare alternative possibili. È la Giornata del Lavoro Agile, la prima in Italia, che si terrà a Milano il 6 febbraio 2014

Possono aderire aziende private, enti pubblici e studi professionali.

L'iniziativa rientra negli esperimenti previsti dal Piano territoriale degli orari, istituito per legge nazionale nel 2000 e legge regionale nel 2004. 

"Milano si propone come laboratorio nazionale per un nuovo stile di vita. Il Comune farà la propria parte: lavoriamo per fare in modo che tra i 15 mila lavoratori e lavoratrici dell’Amministrazione, tanti (dove possibile) per un giorno lavorino da casa o da dove vogliono. Abbiamo già dei partner importanti. Altri possono, e devono, aggiungersi”. ha dichiarato Chiara Bisconti, assessora al Tempo libero, Benessere e Qualità della Vita

“Il 6 febbraio – ha proseguito Chiara Bisconti - è un’occasione unica per questa città. Oggi i tempi di lavoro e di vita richiedono compromessi diversi rispetto al passato, tante abitudini ormai consolidate sono superate o comunque superabili. Favorire una giornata come quella del ‘Lavoro Agile’ significa pensare a un’altra città, regolare diversamente gli orologi della propria quotidianità. È una scommessa che giochiamo volentieri, e sono convinta che il prossimo 6 febbraio saremo in tanti, tutti insieme e ciascuno nel suo”. 

Riuscire a promuovere queste diverse modalità di lavoro, prosegue il Comune, può soddisfare di più chi lavora e rendere oggi le imprese più competitive. Anche perché diminuire i tempi di spostamento per lavoratori e lavoratrici e ridurre la rigidità degli orari abbassa lo stress, aumenta i momenti da dedicare a se stessi, migliora la qualità del lavoro. 

A lanciare la ‘Giornata del Lavoro Agile’, che andrà a raccogliere nuove adesioni da qui al 6 febbraio, ci sono anche ABI, AIDP, Anci Lombardia, Assolombarda, CGIL Milano, CISL Milano Metropoli, UIL Milano e Lombardia, SDA Bocconi School of Management, Unione Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, Valore D.

Possono aderire alla ‘Giornata del lavoro agile’ le aziende private, gli enti pubblici e gli studi professionali. Basta consultare il sito del Comune di Milano e compilare la scheda online.

L’adesione all’iniziativa è rivolta a:
• aziende, enti e liberi professionisti che desiderano far sperimentare ai propri lavoratori modalità di “lavoro agile”
• aziende, enti e liberi professionisti che già hanno attivi accordi e forme di “lavoro agile”

Saranno verificati i vantaggi di questa modalità di lavoro alternativa in termini di benefici per i lavoratori e le lavoratrici (risparmio di tempo) e per l’ambiente (riduzione delle emissioni di CO2 e PM10, del traffico, dei consumi energetici).

Un esperimento del nuovo Piano territoriale degli orari, istituito per legge nazionale nel 2000 e legge regionale nel 2004. Il Piano territoriale degli orari (PTO) dovrebbe essere adottato da ogni comune con più di 30.000 abitanti, come documento di indirizzi strategici per il coordinamento e l’amministrazione dei tempi e degli orari della città, al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Fonte: Eco dalle città