Il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha partecipato oggi all’apertura della 55esima Sessione della Commissione sulla Condizione femminile a New York, all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il tema della sessione annuale è “Accesso e partecipazione delle donne all’educazione, alla formazione, alla scienza e alla tecnologia”. Il Ministro ha illustrato le principali iniziative messe in atto dal governo italiano: "non sussiste un problema di alfabetizzazione – ha riferito il Ministro Carfagna – anzi, gli indici internazionali ci dicono che nel nostro Paese sta crescendo la presenza delle ragazze alle scuole superiori (79 per cento), che supera di gran lunga quella dei ragazzi (56 per cento). Senza contare che all’università le donne rappresentano il 60 per cento dei laureati e in media vantano un punteggio superiore rispetto ai colleghi uomini.

In Italia, dunque, persiste una situazione di disparità di genere soprattutto nei settori scientifico e tecnologico, e ciò costituisce un elemento di debolezza della ricerca e del mercato del lavoro. “Consapevole di questo – ha proseguito il Ministro per le Pari Opportunità - , nel corso del mio intervento ho illustrato quanto recentemente fatto per promuovere ed assicurare l'attuazione di politiche di pari opportunità a tutti i livelli della scienza, della tecnologia e della ricerca scientifica, attraverso due progetti da noi coordinati”. Si tratta del progetto "PRActising Gender Equality in Science" (PRA.G.E.S.), che ha avuto il merito di mettere a sistema le “buone pratiche” nel settore della ricerca scientifica e si è concluso nel 2009 con la pubblicazione delle “Linee Guida per la Parità di genere nelle Scienza; e il progetto Women Careers Hitting the Target” (WHIST), che si concluderà invece a luglio 2011, che si occupa di monitorare, dirigere e analizzare la diversità di genere nel mondo della ricerca pubblica universitaria.

"Nel settembre 2010 – ha proseguito Carfagna - ho siglato insieme al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, un protocollo d’intesa finalizzato a elaborare misure concrete per conseguire la parità di genere nella scienza, combattere la sottorappresentanza delle donne nei settori scientifici, favorire l’avanzamento delle carriere delle donne, migliorare la presenza delle donne nel mercato del lavoro nel settore scientifico e, in particolare, nei posti decisionali. Si tratta – ha concluso – di un protocollo che ha come obiettivo principale l’abbattimento degli stereotipi di genere e, per la medesima finalità, è stata anche istituita la ‘settimana contro la violenza nelle scuole’, ormai alla sua terza edizione, con l'intento di creare un momento di riflessione sui temi del rispetto delle differenze, dell’accoglienza e della legalità, che coinvolga studenti, genitori e docenti e metta a sistema le buone pratiche attuate nelle scuole italiane”.