Per le donne del Sud loccupazione e sogno: 1 su 4 non lavora(AGI) - Roma, 26 set. - Situazione drammatica per le giovani donne meridionali, per le quali la disoccupazione e' a quota 24% nel 2001. Una situazione di segregazione occupazionale rispetto sia ai maschi che alle altre donne italiane. Lo segnala lo Svimez. "Non e' esagerato oggi parlare di vera e propria segregazione occupazionale delle donne, che nel Mezzogiorno scontano una precarieta' lavorativa maggiore sia nel confronto con i maschi del Sud sia con le donne del resto del Paese" spiega. "Se da un lato la quota di donne meridionali occupate con un contratto a tempo parziale (27,3%) e' inferiore di quasi 3 punti rispetto a quella del Centro-Nord (29,9%), dall'altro l'aspetto piu' allarmante e' che il 67,6% di queste lavora part-time perche' non ha trovato un lavoro a tempo pieno". Il dato forse piu' rilevante e' testimoniato dall'inattivita', che riguarda ormai due donne meridionali su tre. Mentre nel corso degli ultimi dieci anni il Centro-Nord ha colmato in parte la distanza del suo tasso di attivita' femminile dalla media europea (recuperando due punti percentuali, da -7-7 a -5,4), nel Sud il divario e' aumentato di 4 punti percentuali, passando da -24,5 del 2000 a -28,2 nel 2011). L'inattivita' femminile cresce al Sud perche' da un lato le donne scoraggiate pensano di non trovare un'occupazione e non si mettono quindi neppure a cercarla; dall'altro perche' i canali d'intermediazione formali sono carenti e inefficienti.
  Secondo quasi l'82% delle donne inattive del Mezzogiorno non si cerca lavoro non per l'assenza, l'inadeguatezza o il costo eccessivo dei servizi di cura, bensi' per la prospettiva di un'occupazione con una retribuzione bassa e discontinua. (AGI) .

Fonte: http://www.agi.it/