Nel nostro paese ci sono troppe donne a casa. L'Italia, senza rendersene conto, sta rinunciando a quello che recentemente si è rivelato essere il vero motore dell'economia mondiale: nell'ultimo decennio l'incremento dell'occupazione femminile negli altri paesi sviluppati ha contribuito alla crescita globale più dell'intera economia cinese.
Il fattore D, il lavoro delle donne, è un fattore decisivo di crescita perchè garantisce più ricchezza alle famiglie.
Ma non solo: quante più donne lavorano, tanti più nuclei famigliari si rivolgeranno al mercato per cercare soluzioni a quei problemi e a quei bisogni di cui oggi si occupano le madri e le mogli che stanno a casa, dando così un forte impulso alla sviluppo di una moderna economia dei servizi.
Il che significa nuovi posti di lavoro e una nuova ricchezza diffusa.
E significa pure meno culle vuote e meno bambini poveri.
Si tratta di tre fenomeni apparentemente indipendenti, ma in realtà non è affatto così.

(Maurizio Ferrera)