La Gender Equality Strategy (GES) 2008-2011 rappresenta l’impegno e lo sforzo dell’UNDP per promuovere la parità di genere e l’empowerment delle donne. La GES si affianca al Piano Strategico dell’UNDP 2008-2011 di cui costituisce il completamento attraverso una migliore definizione di quanto il raggiungimento degli obiettivi riguardanti l’eguaglianza tra i generi rafforzi anche il raggiungimento dello sviluppo in tutte le sue aree.
Compito della GES è infatti quello di integrare l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne nelle quattro principali aree sulle quali si focalizza il lavoro dell’UNDP: riduzione della povertà, governance democratica, prevenzione e uscita dalle crisi, ambiente e sviluppo sostenibile. Ciascuna area è strettamente collegata alle altre, ragione per la quale esse debbono essere affrontate in maniera integrata, tenendo conto anche della prospettiva di genere.
Un esempio su tutti che dimostra l’interdipendenza delle aree e il potenziale sinergico nella loro trattazione, riguarda la violenza su base sessista: nonostante stia divenendo sempre più comune identificare la violenza sessista come una violazione dei diritti umani che deve essere considerata come una delle priorità della
governance democratica, non è ancora sufficiente la comprensione del fatto che la violenza, anche quella sessista, ha un impatto sull’economia delle famiglie, della comunità, quando non anche della nazione. Non si può pertanto parlare di progresso reale verso l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace finché continueranno le violenze a danno di donne e bambine.
La GES 2008-2011 nasce dall’esperienza ottenuta grazie al Gender Action Plan 2006-2007, che ha avuto la funzione di preparare il successivo e più ampio ciclo di interventi, la Strategia per l’uguaglianza di genere, appunto. La GES si articola in obiettivi e indicatori molto dettagliati in ciascuna delle quattro aree di intervento dell’UNDP, come poco sopra accennato.

Fonte: Camera dei Deputati