Milano, 2 febbraio 2011. 60 famiglie, in prevalenza lombarde, hanno potuto ricostruire il proprio passato grazie all’Archivio storico della Provincia di Milano di viale Piceno.

I dati del 2010 confermano l’estremo interesse manifestato da cittadini di tutto il mondo per il patrimonio storico custodito nella sede dell’ex Brefotrofio.

121 visitatori, 66 ricerche eseguite, di cui 60 con successo, 61 richieste di fascicoli storici e 19 di cartelle cliniche. Questi alcuni dei dati che, lo scorso anno, hanno contraddistinto l’importante lavoro dell’archivio storico del Settore Politiche sociali della Provincia di Milano.

Un interesse crescente se si considera che nel 1994 nessuno si presentò negli uffici per richiedere informazioni dei propri avi assistiti nell’ex brefotrofio. Già nel 2007 le richieste salirono a 110, nel 2010 si è cresciuti di un ulteriore 9%. Nel 1999 la richiesta di cartelle cliniche e fascicoli storici si fermò a quota 7, lo scorso anno ne sono stati richiesti 80.

Grazie ai documenti conservati nell’Archivio di viale Piceno, è possibile risalire ai genitori naturali dei bambini “esposti” a partire dal 1899 fino al 1911, mentre dei propri antenati assistiti presso il brefotrofio si possono ricercare documenti fin dal 1659.

“L’Archivio storico di viale Piceno è un vanto non solo per l’assessorato ma per tutto l’ente – spiega Massimo Pagani, assessore alle Politiche sociali – I documenti conservati hanno un valore storico e culturale inestimabile, e la possibilità di restituire ai nostri concittadini le proprie radici rappresenta un servizio di una preziosità rara. Ricordo ancora con commozione la storia di Gemma Lumi, straordinaria donna di 103 anni che, nel 2009, è riuscita a scoprire l’identità della sua mamma naturale grazie al nostro Archivio. E le storie ricostruite nel 2010 non mancano certo di suggestione e passione”.

Chi sono i fruitori di questo ufficio? A inoltrare le richieste sono comuni cittadini interessati alla storia dei loro antenati che hanno beneficiato delle cure e dell’assistenza di vari enti (Ospedale Maggiore, Santa Caterina alla ruota, brefotrofio, Ippai) che fin dal XV secolo si sono succeduti in questa nobile opera.

L’archivio storico infatti raccoglie registri di accettazione, segnali di esposizione, attestati per la consegna di neonati che testimoniano la peculiare attività assistenziale svolta - nella città e nel territorio di Milano - dalla Provincia e dai vari enti che ne precedettero l’operato.

Nel 2010 12 richieste sono pervenute da cittadini di Milano, 16 da residenti in provincia di Milano (due da Melzo e Rho, una da Arconate, Bellinzago Lombardo, Cassano d’Adda, Cinisello Balsamo, Corsico, Cuggiono, Inveruno, Pessano con Bornago, San Colombano al Lambro, Vaprio d’Adda, Varedo e Villa Cortese). Se questo dato può sembrare normale considerata la popolazione del capoluogo e del suo hinterland, desta invece sicura sorpresa sapere che una domanda è stata inoltrata addirittura da un cittadino del New Jersey, Stati Uniti! E non è l’unico caso fuori confine: un richiedente risiede a Parigi ed un altro a Piazzogna, nella Svizzera Italiana. Altre 26 domande provengono dalle altre province lombarde (di cui 5 da Monza e Brianza: Baruccana di Seveso, Bovisio Masciago, Lissone, Misinto, Villasanta), 6 da altre regioni (2 da Liguria e Piemonte, 1 da Veneto ed Emilia Romagna).

Nel 2010 le indagini hanno riguardato persone assistite tra il 1752 e il 1939 e sono state svolte consultando registri di accettazione e attestati per la consegna di neonati illegittimi. Strumenti questi utili ai cittadini per ricostruire il passato della propria famiglia e, di conseguenza, capire diversi aspetti del proprio presente. Ma anche testimonianza dell’attività assistenziale svolta negli ultimi 600 anni sul nostro territorio.

La responsabile dell’Archivio storico, la dottoressa Flores Reggiani, sarà tra l’altro relatrice  nel convegno “Ricerca scientifica, innovazione tecnica e nuove professionalità a Milano, dal XIX secolo fino all’applicazione della legge 68/99”, che avrà luogo giovedì 3 marzo presso l’Istituto dei Ciechi di Milano. “Lo spirito dei tempi nuovi nell’assistenza all’infanzia e alla maternità” è il titolo del suo intervento.

Ulteriori informazioni sull’attività dell’Archivio storico sono presenti sul portale delle Politiche sociali all’indirizzo http://www.provincia.milano.it/sociale (area tematica Minori e famiglia/Archivio storico).