"...In tutto il mondo, permangono notevoli disparità tra l'accesso femminile e quello maschile all'istruzione, al lavoro ed ai salari.
Nonostante le donne rappresentino i principali produttori di cibo al mondo ed i loro orari di lavoro siano più lunghi di quelli degli uomini, esse percepiscono solo il 10 per cento del reddito mondiale e possiedono meno di un per cento della proprietà in tutto il mondo. Le donne costituiscono quasi i due terzi dei 759 milioni di adulti analfabeti al mondo,. Anche nelle regioni con alti tassi di alfabetizzazione femminile, le retribuzioni delle donne continuano ad essere inferiori rispetto a quelle degli uomini, anche per lavori di pari valore. Mentre la parità di accesso all'istruzione svolge un ruolo chiave nell'empowerment femminile e nel miglioramento dell'uguaglianza di genere nel mondo del lavoro, chiaramente non è sufficiente a meno che la discriminazione sia affrontata de facto e de jure ad un livello più ampio.
Solo quando le donne partecipano pienamente al processo decisionale ed allo sviluppo delle istituzioni il loro punto di vista può essere realmente integrato. Il concetto di democrazia si realizza veramente solo nel momento in cui il processo decisionale politico è condiviso da uomini e donne, ed è garantita la piena partecipazione delle donne nella ricostruzione istituzionale...".

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