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E' riportato di seguito il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al workshop ‘Donne in TV e nei Media: un nuovo corso per l’immagine femminile’ che si è tenuto a Roma il 15 aprile.


In occasione del vostro convegno “Donne in Tivù e in copertina: un nuovo corso per l’impiego dell’immagine femminile”, mi fa piacere rinnovarvi l’augurio di riuscire a raggiungere un obiettivo che – come sapete – condivido.
Mi riferisco al rispetto che le donne devono esigere in ogni ambito: nella famiglia, nella scuola, sul luogo di lavoro, in politica. è questo il richiamo che ho rivolto in occasione della Cerimonia dell’8 marzo di quest’anno al Quirinale dedicato alle donne di domani, sollecitando le adolescenti che si apprestano ad entrare nell’età adulta a esigere il rispetto della loro dignità di donne.

 L’impegno a “rimuovere gli ostacoli” che limitano “la libertà e l’uguaglianza dei cittadini”, contenuto nell’articolo 3 della nostra Costituzione, così come la richiesta rivolta dall’articolo 117 alle “leggi regionali di rimuovere ogni ostacolo che impedisce la piena parità tra donne e uomini”, si riferiscono ovviamente anche al diritto a ottenere uguale rispetto e dignità per i cittadini di entrambi i sessi.

E’ evidente che la comunicazione di un’immagine della donna che risponda a funzioni ornamentali o che venga offerta come bene di consumo offende profondamente la dignità delle donne italiane. Non solo: questo stile di comunicazione nei media, nelle pubblicità, nel dibattito pubblico può offrire un contesto favorevole dove attecchiscono molestie sessuali, verbali e fisiche, se non veri e propri atti di violenza anche da parte di giovanissimi.

Non intendo entrare nel merito degli strumenti pratici da voi proposti, ma è certamente importante che si ponga un argine a questo dilagare della tendenza alla sottovalutazione o all’aperto disprezzo della dignità femminile, educando fin dall’infanzia i giovani al rispetto delle donne, le ragazze a pretenderlo e ancor di più i ragazzi a esprimerlo.

In questo spirito invio a lei, ai relatori e ai partecipanti al convegno i più sentiti auguri di buon lavoro e un cordiale saluto.

L'articolo originale qui.
(pubblicato il 19 aprile 2010)