Redditi che rasentano la povertà, lavori discontinui, incerti e privi di ammortizzatori sociali, tutele della maternità decrescenti. Come possono le giovani donne anche solo pensare di poter realizzare il desiderio di un figlio? E che cosa succede poi a chi ha comunque deciso di mettere al mondo un figlio? Possono le donne sentirsi rassicurate di fronte alle risposte dello stato sociale, delle aziende, dei loro partner? 

E' quello che ci siamo chieste dopo aver visti i risultati dell'inchiesta Madre-non Madre, la grande indagine on line lanciata dal gruppo Maternità&Paternità alla fine del 2011 per scoprire quali fossero i desideri, le necessità, gli ostacoli e le aspettative delle giovani donne di fronte alla sfida della maternità. Dai quasi 3000 questionari raccolti in poche settimane, affiora un quadro sempre più problematico della relazione tra maternità, lavoro e welfare, in Italia.

Perché? E quali politiche mettere in atto per uscire da questa situazione?

Ne discuteremo:  

Venerdì 9 marzo
Dalle ore 17.00 alle ore 19.30
Allo spazio Chiamamilano, Corso Vittorio Emanuele, 24 (angolo Corsia dei Servi)

Insieme a Chiara Bisconti (assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e Tempo Libero),alla giornalista Eleonora Cirant, a Maria Luppi (Comitato Strategico per la conciliazione della Regione Lombardia) a Gianna Martinengo (Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Milano e Assolombarda), ad Alessandro Rosina (docente di Demografia all’Università Cattolica di Milano).

Interverranno, con le loro testimonianze, le donne che hanno partecipato all’inchiesta Madre-non Madre.  

Il gruppo Maternità&Paternità, formato da studiosi e studiose, professionisti dei vari settori e madri madri e padri “attivi”, lavora per stimolare il dibattito pubblico ed è in grado di avanzare proposte concrete di welfare per genitori nel “nuovo” mondo del lavoro.
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