Duemila curriculum e quattrocento messaggi postati sul sito in poco più di una settimana di attività. È il bilancio di moms@work (www.momsatwork.it), primo servizio di intermediazione del lavoro tagliato su misura per mamme, che da un lato aiuta le donne a rientrare o a ridefinire la loro posizione dopo una maternità e dall’altro offre servizi di recruitment e consulenza specializzata alle aziende interessate al lavoro flessibile. L’hanno creato due professioniste del settore, Cecilia Spanu, 43 anni, bocconiana, marketing manager, quattro figli in scala dai 7 ai 15 anni, e Anna Zavaritt, 36 anni, laurea in Relazioni Internazionali a Ginevra, giornalista di economia e finanza, due figli in età prescolare, convinte che la rinuncia di una madre al lavoro sia una perdita non solo personale, ma anche per l’azienda e il Paese.


«Conciliare maternità e carriera è possibile se si punta sulla flessibilità», dicono le due imprenditrici. «Abbiamo studiato per più di un anno sia la normativa italiana in materia di lavoro sia le esperienze di altri mercati, come quello americano e nordeuropeo, che sono riusciti a trovare soluzioni per non escludere dal circuito produttivo le donne con figli. La conclusione è che la flessibilità è l’arma vincente». Cosa significa? «Niente di complicato, le soluzioni ci sono già, solo che non sono applicate perché sconosciute. C’è il part-time, verticale, orizzontale e anche in ingresso (la vera sfida, ora utilizzato solo al 5%); c’è la negoziazione dell’orario, con un telelavoro nelle prime o ultime ore della giornata; l’elasticità in ingresso e uscita, i sistemi come la "banca delle ore" per trasformare gli straordinari in ore non pagate da scalare dal monte-ore totale, e altro ancora».

Per trattare direttamente con le aziende, da quella a conduzione familiare fino alla multinazionale, Spanu e Zavaritt si sono rivolte a una società di intermediazione del lavoro, la Gi Group, che ha accolto e reso operativo il loro progetto, al momento limitato a Milano. Moms@work ha aperto i contatti con aziende fra cui Kraft, Vodafone, Microsoft, ed entro metà aprile dovrebbe ultimare il primo giro di incontri, mentre nella sede Gi Group di piazza IV Novembre 5 si tengono i colloqui con le donne che inviano il curriculum alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. È l’inizio, ma loro sprizzano ottimismo. «La crisi è nostra alleata», spiegano, «costringe un sistema rigido a piegarsi, ridefinendo l’organizzazione del lavoro. Noi anticipiamo».


Fonte: Corriere della Sera
(articolo pubblicato il 24 marzo 2010)