Le commissioni Pari Opportunità di AGCI, Confcooperative e Legacoop presentano il progetto europeo per favorire i percorsi professionali delle donne nelle PMI
Rafforzare la capacità imprenditoriale, di assunzione delle decisioni e di iniziativa privata delle donne attraverso l’analisi delle situazioni nazionali sui modelli esistenti e in via di sperimentazione in materia di pari opportunità ed eguaglianza di genere; raccogliere ed analizzare i percorsi innovativi di negoziazione collettiva sui meccanismi che favoriscano il processo di leadership e di partecipazione delle donne nei Consigli di Amministrazione; approfondire le misure di negoziazione collettiva tese a conciliare vita privata e professionale.
Sono questi gli obiettivi principali di “Donne attive nelle pmi: pratiche innovative di promozione della donna co-imprenditrice nelle pmi europee e nelle relazioni industriali”, progetto europeo approvato dalla Commissione UE e presentato oggi nel corso di un seminario promosso dalle Commissioni Pari Opportunità di AGCI, Confcooperative e Legacoop, le organizzazioni cooperative italiane che sono tra i partner del progetto.
Il progetto è articolato su due assi strettamente connessi alle relazioni industriali: la dimensione del rafforzamento del ruolo delle donne nei processi decisionali e la loro partecipazione nei Consigli di Amministrazione e le politiche di conciliazione tra vita privata e vita professionale.
Il progetto prende le mosse dalla convinzione che occorre approntare gli strumenti, sul terreno dei servizi alla famiglia e delle politiche di conciliazione, per superare le disparità nella ripartizione delle responsabilità familiari che ancora rappresentano un ostacolo ai percorsi di carriera ed allo sviluppo professionale delle donne.
Non è un caso, del resto, se l’Eurobarometro sull’eguaglianza di genere del 2009 rivela che il 76% degli europei ritiene che le donne abbiano meno libertà di battersi per delle posizioni di responsabilità a causa del carico famigliare.
Il progetto, che affronta queste tematiche, vede la partecipazione di diversi attori chiave ed esperti: organizzazioni sindacali, organizzazioni cooperative e dell’Economia Sociale di Spagna, Italia e Francia, una società di ricerca europea specializzata. Questo partenariato così articolato e ricco di esperienze permetterà di analizzare le rispettive situazioni nazionali in termini di accordi collettivi su tre aspetti: modalità innovative di accesso agli incarichi di alta direzione (componenti CDA); formazione mirata; conciliazione tra vita privata e professionale.
Per quanto riguarda la realtà italiana, la situazione dell’occupazione femminile nelle cooperative segna un buon punto di partenza. Le donne rappresentano, infatti, il 53% delle 1.200.000 persone occupate nelle 43.000 imprese cooperative che aderiscono alle organizzazioni promotrici dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. La percentuale sale oltre il 60% in alcuni settori (es. settore sociale).
Fra le esperienze, il Progetto avviato dall'Associazione delle Cooperative Italiane (AGCI) consiste nello sviluppo di un percorso comune volto alla valorizzazione delle donne all'interno delle imprese cooperative aderenti. Un percorso che nasce e si sviluppa intorno alle esperienze più significative delle cooperatrici in tutti i settori economici e in tutti i territori, nella convinzione profonda che le pari opportunità non sono materia che riguarda esclusivamente le donne ma che, anzi, la loro affermazione richiede necessariamente il coinvolgimento degli uomini. L'iniziativa ha preso avvio ufficiale dalla Conferenza europea del 2010 e ha avuto uno slancio ulteriore con la nascita del coordinamento Donne AGCI.
Il progetto FIL è un percorso della Confcooperative, all’interno delle complesse strategie per favorire la conciliazione fra lavoro e famiglia: sviluppare un sistema virtuoso che va dai soci alla cooperativa, dalla cooperativa al sistema confederale e vice versa valorizzando le differenze, dei ruoli, delle competenze, delle dimensioni dell’impresa e delle relazioni di appartenenza. La più completa realizzazione del lavoratore, in particolare donna, e il maggior sviluppo di un’impresa si compiono grazie alla messa in atto di soluzioni che generano impresa, mutualità e benessere per le socie e per i soci, anche attraverso la promozione di una cultura family friendly.
Nel maggio del 2010 Legacoop ha iniziato un percorso di implementazione di politiche e strumenti per la valorizzazione della risorsa umana donna, cui hanno aderito 17 cooperative e che è attualmente in fase di realizzazione in 14 di esse appartenenti a quattro settori: Sociale, Servizi, Costruzioni, Grande Distruibuzione. Obiettivo dell’intervento di formazione/consulenza è: 1) far acquisire consapevolezza del significato oggi di Pari Opportunità per la competitività delle imprese, in termini di qualità, benefici e costi della non applicazione di specifiche politiche/strumenti in tal senso; 2) dare strumenti operativi per una maggiore qualità dell’organizzazione; 3) mettere a sistema la valorizzazione delle Risorse Umane in ottica di genere all’interno della complessiva organizzazione aziendale; 4) valutare e monitorare annualmente il percorso. L’intervento prevede anche la formazione all’empowerment delle donne per rafforzare la valorizzazione di sé e il percorso di crescita professionale e personale.