Milano, 21 maggio - Il 24,2% delle sedi d’impresa attive in Italia è un’impresa femminile. Le imprese femminili italiane producono un fatturato totale annuo di circa 200 miliardi di euro. Le titolari straniere sono 80.350, circa una su dieci in Italia: esse provengono principalmente da Cina (17.382 titolari, il 2,1% del totale), Romania (7.137, 0,9%) e Marocco (5.599, 0,7%). La provincia italiana con la presenza maggiore di imprese femminili è Roma (78.990, il 6,2% del totale nazionale), seguita da Napoli (59.820, il 4,7%) e Milano (57.247, il 4,5%) mentre le città in cui le imprese femminili sono cresciute maggiormente rispetto allo stesso periodo del 2011 sono Ragusa (+2%), Fermo (+1,8%) e Como (+1,4%). Quasi un’impresa femminile su tre in Italia si occupa di commercio, circa una su cinque di agricoltura, silvicoltura e pesca mentre una su undici è attiva nel settore alloggio e ristorazione. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati al primo trimestre 2011 e 2012 e al quarto trimestre 2011 relativi alle sedi d’impresa e alle imprese individuali attive in occasione del convegno “Imprenditrici d’Italia”.

“Le imprese “a guida rosa” della provincia di Milano - ha dichiarato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano - sono oltre 57 mila, pari al 20% del sistema economico milanese. Di queste imprese circa l’85% opera nel terziario e 1 su 3 è nel commercio. Per un’istituzione come la nostra, che lavora per le imprese sul territorio, è importante tenere alta l’attenzione su questo tema, anche raccontando la storia delle pioniere dell’imprenditoria femminile a Milano nel convegno di oggi. Perché rimangono esempi soprattutto in un periodo difficile come quello in cui viviamo, dove proprio le donne –tra welfare e piccola impresa- possono dare un contributo significativo a una svolta positiva”.

“Nell’economia milanese - ha dichiarato Diana Bracco, vice presidente della Camera di commercio di Milano - è un ruolo importante quello delle donne nell’impresa, con vantaggi significativi per lo sviluppo del territorio. Milano rispetto all’Italia si caratterizza per una forte partecipazione tipica di alcuni Paesi europei all’avanguardia. Si tratta di un indicatore di un ambiente professionale maturo e capace di guardare al futuro con apertura alla partecipazione e al contributo delle imprese femminili che spiccano per capacità creativa, innovazione e flessibilità contribuendo così alla competitività del territorio”.