altLe imprese con meno di 10 dipendenti fino ad ora si sono potute avvalere dell'autocertificazione per valutare i rischi in ambito sicurezza. Dal primo gennaio, invece, non sarà più possibile e diventerà necessario mettere a punto un Dvr (Documento valutazione rischi) completo.

IMPORTANTE: Un emendamento alla legge di Stabilità ha stabilito una proroga fino al 30 giugno 2013.

Il documento di Valutazione dei Rischi è una relazione obbligatoria che deve essere tenuta in azienda  e disponibile quando richiesta dagli appositi organi di controllo. Oltre ad individuare tutti i rischi presenti nell'ambiente lavorativo e nello svolgimento delle mansioni atte a causare un danno alla salute, conseguente da infortuni o malattie professionali, predispone e suggerisce le misure adeguate a prevenirli e controllarli come la manutenzione periodica degli impianti e delle attrezzature e la predisposizione di un programma d'interventi per aumentare i livelli di sicurezza. Inoltre specifica come tutti i lavoratori debbano essere muniti dei mezzi idonei alla prevenzione. Chi ha un'attività con soci lavoratori o dipendenti subordinati è obbligato a predisporre la valutazione dei rischi dell'ambiente lavorativo.
 
Fino al 31 dicembre di quest'anno le aziende con meno di 10 lavoratori (compresi titolari e soci) e che non svolgono particolari attività previste all'art. 31 comma 6 della stessa legge potevano predisporre un'autocertificazione della Valutazione dei rischi ex art.29 comma 5 (anche se la Cassazione ha infatti sentenziato che l'autocertificazione della valutazione dei rischi che non risulti idonea e aggiornata da luogo alle stesse sanzioni previste per la mancata predisposizione del documento). Dal primo gennaio, comunque, non più.

L'Unione artigiani è in grado di affiancare le aziende per produrre non solo un Dvr conforme alla normativa ma anche per raggiungere risultati concreti e a costi contenuti per la sicurezza dell'impresa. L'associazione, infatti, ha studiato il problema con esperti della materia e ha messo a punto una serie di proposte chiavi in mano tagliate su misura delle imprese artigiane di piccole dimensioni. È stato istituito un apposito numero verde 800 173 650 al quale puoi rivolgersi per qualsiasi dubbio o informazione. In alternativa ci si può rivolgere a una delle 22 sedi sul territorio (per indirizzi e numeri di telefono, www.unioneartigiani.it). Per lasciare suggerimenti e/o critiche: http://forum.unioneartigiani.it/, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..