L’esplosione dei consumi di prodotti tecnologici anche in periodo di crisi e recessione, è un dato di fatto globale che si inserisce nel trend alle nuove tecnologie ed ha un particolare effetto anche sul Wellthiness.

Ma su chi esercitano il loro potere positivo le nuove tecnologie? La risposta è abbastanza singolare perchè coinvolge i più insospettabili…

Perchè, dunque, siamo così attratti dalle nuove tecnologie? E che influsso hanno sul nostro benessere, sulla nostra salute e, soprattutto, sulla nostra felicità?

Andando in giro per il mondo, è ormai un dato di fatto di vedere nei posti più miseri e sperduti le scintillanti parabole che captano i segnali di tutto il mondo dando la possibilità a tutti di partecipare alla media-realtà del villaggio globale.

Dal laptop al telefono cellulare, tutte le nuove tecnologie sono, più o meno ovunque, percepite come una grande opportunità per restare al passo con i tempi che stanno per arrivare, una sorta di forma di socializzazione anticipatoria, un investimento sul futuro. Così mi hanno ampiamente confermato dagli aborigenos australiani a chi vive negli slum sudafricani, dagli abitanti delle favelas a chi risiede negli hutong cinesi.

Per tutti le nuove tecnologie sono ammantate di un particolare fascino, sono beni di cittadinanza, che consentono di sentirsi cittadini del proprio tempo, membri del mondo.

Ma ci sono anche nuove evidenze che collegano in modo più stretto i new media alla felicità.

Secondo un nuovo studio del CBS, il Chartered Institute of IT, restare al passo con le nuove tecnologie non è solo fonte di notevole soddisfazione personale ma ha persino la capacità di aumentare in modo significativo gli indici di felicità della gente, specialmente delle donne.

Di contro alle insoddisfazioni, ai timori, alle frustrazioni che vengono sempre menzionate quando si parla di nuove tecnologie dimostrando il “technologic divide”, lo scarto tecnologico, il baratro tra chi ha l’accesso ai nuovi media (generalmente le persone più ricche e colte) e chi ne è precluso (ossia i soggetti socialmetne più deboli ed emarginati), nuovi studi dimostrano l’altra faccia della medaglia: la soddisfazione e la felicità prodotte dalla possibilità di godere delle innovazioni tecnologiche da parte delle fasce più marginali della società.

L’indagine eseguita su 35.000 persone nel mondo ha trovato che l’accesso alle Information Technology ha un ruolo di rafforzamento e legittimazione che genera un superiore livello di soddisfazione esistenziale.

“Le nuove tecnologie danno potere a chi non ce l’ha” puntualizza il report dell’indagine. “In concreto, chi si trova nelle peggiori condizioni sociali è anche chi considera l’accesso alle nuove tecnologie una fonte di maggior soddisfazione la propria vita. I soggetti che hanno un minore reddito o con un livello di educazione inferiore traggono più benefici dall’accesso alle nuove tecnologie rispetto ai più ricchi e colti. E questo è un dato che si riscontra in tutto il mondo.”

La ricerca ha sottolineato la relazione tra i due fenomeni ma non il meccanismo che vi soggiace, il che lascia la strada aperta a nuove indagini.

Inoltre, se chi ha una situazione economica svantaggiata si giova dei benefici dell’accesso alle nuove tecnologie, le donne, in quanto fulcro della comunicazione all’interno delle loro famiglie, delle società e del lavoro, ne traggono ancora più benefit.

“Tutto ciò che aumenta il senso del controllo personale sulla nostra vita, come le IT, riduce l’ansietà e lo stress e ci tiene in una situazione mentale positiva”, secondo al psicologa Donna Dawson.

“Dandoci la possibilità di scegliere, di accedere all’informazione e di metterci in contatto con gli altri, le IT possono aumentare i sentimenti di sicurezza, di libertà e potenza personale, che ci danno anche una maggiore soddisfazione esistenziale”

Fonte:    Wellthiness Blog