Una nuova tassa sta per abbattersi sull’hitech. A essere colpiti saranno smartphone, tablet, computer fissi e mobili. Ma anche chiavette Usb, hard-disk esterni, TV con funzione di registratore e decoder. In pratica tutti i dispositivi elettronici che funzionano da archivi digitali.
La tassa va da 5,20 euro per i nuovi smartphone e tablet che saranno acquistati in futuro fino a toccare 40 euro per i decoder con memoria interna da 400 GB. Inoltre la tassa è gravata della nuova aliquota Iva al 22%

Ma perché dobbiamo pagare? Secondo quanto stabilisce la Siae (Società italiana autori editori): «In cambio della possibilità di effettuare una copia personale di registrazioni, tutelate dal diritto d’autore». Dunque per fare una copia di contenuti audio-video di cui siamo già legittimi proprietari. Per esempio per portare la compilation di Cd e Dvd su un secondo dispositivo personale come un lettore Mp3, smartphone o tablet. Ma anche un programma Tv, un cartone animato e un filmato (anche di YouTube) che riversiamo su un hard disk esterno. Gli incassi Siae servono dunque per compensare i mancati introiti degli autori.
La posta in gioco, se le cifre restassero quelle proposte, non è da poco.
Le stime di acquisto per il comparto hitech in Italia per il 2014 parlano di 16 milioni di nuovi smartphone, a cui vanno aggiunti 8 milioni di tablet e circa 10 milioni di computer. Fatta la somma e moltiplicata per un importo medio di almeno 5 euro viene una cifra superiore a 160 milioni di euro.
Aggiungendo chiavette Usb, hard-disk e decoder si raggiungono facilmente 200 milioni di euro.

Fonte: Il Corriere della Sera