Fonte: alt

Inarrestabile l’ascesa di internet nell’universo dei viaggi: il web si conferma anche quest’anno il mezzo di prenotazione privilegiato dagli europei e per la prima volta viene scelto dalla metà esatta dei vacanzieri del vecchio Continente.

 

L’Italia però segna il passo e si conferma fanalino di coda degli Europei: solo il 43% degli internauti, infatti, usa il web per prenotare le vacanze (+3% rispetto al 2008) anche se il Bel Paese è in controtendenza e si posiziona molto al di sopra della media Europea (+12%) in quanto a propensione a partire in vacanza nonostante la crisi.


Lo rivela la IX indagine Barometro Ipsos – Europ Assistance su attitudini e preoccupazioni degli Europei in vacanza, che ha analizzato  le propensioni, i comportamenti e le preferenze di viaggio dei cittadini di 7 Paesi Europei (Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Austria e Belgio), rivelando che, se tra gli europei prevale la prudenza, gli italiani alle ferie non sanno proprio rinunciare, nemmeno in tempo di crisi.

 

“Solo” il 64% degli europei quest’anno si concederà una vacanza: una percentuale inferiore di tre punti rispetto allo scorso anno e che segna un’inversione di tendenza rispetto alla crescita costante registrata negli ultimi due anni.

Gli italiani risultano i più propensi a partire a livello internazionale – anche se la maggior parte (68%) non uscirà dai confini nazionali – mentre l’Italia resta la meta preferita degli europei con il 21% delle preferenze e il mare scelto dal 64% degli europei.

 

Alle vacanze non si rinuncia, dunque, ma si opterà quest’anno per destinazioni più vicine e quindi meno care e per soggiorni meno prolungati, per lo più di due settimane, ma anche meno.

Il budget rappresenta infatti il primo elemento a risentire degli effetti della crisi globale per il 44% degli europei - la spesa media per nucleo familiare sarà quest’anno di poco più di 2 mila euro, rispetto ai 2.206 euro del 2008 e i 2.235 nel 2006 - seguito dalla scelta della destinazione per il 34% e dalla durata vacanze (33%).

 

I vacanzieri del Bel Paese, con un budget di 2.204 euro (in calo del 4% rispetto al 2008), risultano i più sensibili al risparmio, ma sono anche gli ultimi in Europa per quanto riguarda il ricorso al web: il 41% degli italiani non si fida a lasciare la strada vecchia per la nuova e continua ad affidarsi ai metodi di prenotazione più tradizionali, presso le agenzie di viaggio o i Tour Operator.