Se il mobile, fino ad adesso, ha rivoluzionato il nostro tempo libero e il modo in cui comunichiamo con le persone a noi care, è giunto il momento in cui anche il lato professionale delle nostre vite possa beneficiare di questi cambiamenti. Fino a non molto tempo fa, era consuetudine che il datore di lavoro fornisse ai suoi impiegati tutti i dispositivi necessari a svolgere le loro mansioni. I dipendenti venivano così forniti di laptop aziendale e anche, in molti casi, di un cellulare aziendale.
In questi ultimi anni la situazione ha subito una profonda trasformazione. Il game-changer è stata Apple. Prima con l'iPhone e in seguito con l'iPad, molte persone si sono ritrovate con una manciata di dispositivi. Sui posti di lavoro la consuetudine ha così iniziato a mutare in modo informale, con i dipendenti che, per un fatto di comodità e preferenze, hanno iniziato a utilizzare i propri device.

Questo mutamento è riassunto da un acronimo: BYOD, che sta per Bring Your Own Device, ovvero porta il tuo dispositivo (una variante è BYOT, Bring Your Own Technology). BYOD è dunque un tentativo di mettere ordine in questo rischioso moltiplicarsi di device, tentando di stabilire delle pratiche sicure e razionali dove ora regna in gran parte la consuetudine ed il buon senso.
Ecco i vantaggi:

  • Maggiore produttività dei dipendenti
  • Minor costo dell’hardware
  • Percezione dell’azienda come ambiente aperto, giovane, amichevole

Ecco i lati negativi:

  • Problemi di compatibilità
  • Difficoltà per l’assistenza aziendale dovuta al moltiplicarsi delle device e dei sistemi operativi
  • Aumento di rischi per quanto riguarda le intrusioni

Fonte: Linkiesta