La disoccupazione giovanile in Italia è raddoppiata dal 2007, toccando il 40% nel 2013, tuttavia la percentuale è dovuta non solo alla crisi perché il 47% dei datori di lavoro italiani sostiene che le proprie siano danneggiate dall’incapacità di trovare i lavoratori giusti e questa è la percentuale più alta fra i paesi esaminati.

Il rapporto McKinsey, condotto su 8 paesi UE, “Il viaggio tempestoso dell’Europa, dall’educazione all’occupazione”, spiega che la UE ha il più alto tasso di disoccupazione ovunque nel mondo, a parte il Medio Oriente e il Nord Africa.
Più precisamente in Italia, datori e fornitori di lavoro hanno percezioni molto differenti. Il72% degli educatori in Italia pensa che i ragazzi abbiano le attitudini di cui avranno bisogno alla fine della scuola, ma solo il 42% degli imprenditori concorda con questo.

Fonte: Corriere.it