Marcegaglia (Eni), Todini (Enel), Grieco (Poste), a.d cambiati tutti. Unica riconferma è quella di De Gennaro a Finmeccanica. Ancora vuoto il posto di a.d. di Ferrovie.

Nessuna conferma, con l’eccezione della presidenza di Finmeccanica. Cambiano verso le nomine per le controllate del Tesoro, firmate Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan. Via le guide operative e volti nuovi anche per le presidenze: all’Eni Claudio Descalzi amministratore delegato e Emma Marcegaglia presidente; all’Enel Francesco Starace e Patrizia Grieco; in Finmeccanica sbarca l’attuale ad di Fs Mauro Moretti, mentre resta al suo posto alla presidenza Gianni De Gennaro; cambio della guardia anche al timone di Poste, con Francesco Caio Ad e Luisa Todini presidente. Rimandate le nomine di Terna che, assicura Palazzo Chigi, avverranno con gli stessi criteri seguiti oggi. Una squadra quella annunciata, rivendica il presidente del Consiglio, «di professionisti di grande qualità e riconosciuta autorevolezza» che «lavoreranno per raggiungere gli obiettivi strategici ambiziosi di societa’ che rappresentano asset fondamentali per il Paese». Il lavoro per arrivare a coprire tutte le caselle non è stato facile. È servito un ultimo confronto di oltre quattro ore a Palazzo Chigi fra il premier e il ministro dell’Economia per chiudere il cerchio. Alla fine, tra qualche rifiuto eccellente e aggiustamenti dell’ultima ora, il Governo riesce a chiudere la tornata di nomine centrando anche l’obiettivo di portare al vertice delle principali società italiane tre donne, tutte alla presidenza: Luisa Todini all’Enel, Emma Marcegaglia all’Eni e Patrizia Grieco alle Poste.

 

Tre donne presidenti e il tetto aglio stipendi

Una scelta, quella di tre donne presidenti, fortemente voluta dal premier. «Sono particolarmente soddisfatto per la forte presenza femminile, segno di un protagonismo che chiedeva da troppo tempo un pieno riconoscimento anche da parte del settore pubblico, in linea, anzi all’avanguardia, rispetto alle migliori esperienze europee ed internazionali», commenta Renzi. Per le guide operative, due sono le promozioni interne, il cfo Descalzi all’Eni e l’Ad di Enel Gp Starace all’Enel, e due sono gli innesti esterni, con il trasloco di Moretti da Fs a Finmeccanica e l’ingresso di Caio, ex mister agenda digitale, alle Poste. Per quanto riguarda gli emolumenti previsti per i nuovi Presidenti di Enel, Eni, Finmeccanica e Poste Italiane, il Tesoro proporrà all’assemblea delle società che il compenso annuo sia fissato nella cifra di 238mila euro annui lordi. Un tetto, spiega Renzi, che «costituisce una novità che speriamo si imponga come una best practice per tutta la Pubblica Amministrazione e il segnale di una ritrovata sobrietà di un settore pubblico non piu’ distante dai cittadini». Il premier non dimentica gli ex vertici delle controllate del Tesoro. «Desidero ringraziare i vertici uscenti per il lavoro svolto in questi anni; e’ anche grazie alla qualità del loro impegno che oggi è possibile portare avanti un cambiamento credibile e solido alla guida di queste società», mette nero su bianco nella nota che accompagna le nomine.

 

Ecco le nomine

Eni: Claudio Descalzi amministratore delegato e Emma Marcegaglia presidente

Finmeccanica: Mauro Moretti amministratore delegato e Gianni De Gennaro presidente

Poste Italiane: Francesco Caio amministratore delegato e Luisa Todini presidente

Enel: Francesco Starace amministratore delegato e Patrizia Grieco presidente

Terna: Catia Bastioli verso la presidenza (attuale a.d. di Novamont, azienda novarese leader nella produzione di chimica e plastica verde), l’amministratore delegato sarà indicato dalla Cassa Depositi e Prestiti, in pole position c’è Aldo Chiarini di GdF-Suez.

Ferrovie dello Stato: l’a.d.sarà nominato «nelle prossime ore, nei prossimi giorni. Non è un problema», ha detto il sottosegretario Delrio. Verso la riconferma il presidente Lamberto Cardia.

 

Fonte: Corriere della Sera