Isolando gli edifici con lana di vetro (80% proveniente da materiale riciclato) e considerando che il fabbisogno energetico medio di un edificio italiano è di 200 chilowattora per metro quadrato all'anno (contro i 130 della Germania e i 60 della Svezia), è possibile risparmiare tra il 70 e il 90% dell'energia richiesta da un edificio e
3,3 milioni di barili di petrolio al giorno.
Questo e altri escamotage sul risparmio energetico sono stati illustrati a Roma venerdì 15 aprile nel corso del convegno ''Valutazioni scientifiche sulle lane di vetro alla luce dell'evoluzione normativa'', organizzato dalle università di Urbino e di Torino che è in corso oggi a Roma. Impiegando tecniche Secondo i dati forniti, il 40% del consumo totale di energia in Europa proviene dai suoi 160 milioni di edifici (più dei trasporti, 33% e dell'industria 26%). Attraverso l'edilizia sostenibile il "Vecchio Continente" potrebbe risparmiare 270 miliardi di euro l'anno, oggi spesi per l'inefficienza energetica delle case (inoltre agli edifici europei sono attribuite 842 milioni di tonnellate di emissioni di CO2). Per quanto riguarda l'Italia, spiegano gli esperti dell'università di Torino e Urbino, la dispersione energetica si amplifica dal momento che circa il 70% delle case è stato costruito antecedentemente alla prima legge sull'isolamento termico del 1976.
Del resto il 28% delle emissioni italiane di CO2 deriva proprio dagli edifici.

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