Nelle sue 600 pagine il documento dell’Unep, intitolato “Verso un’economia verde: percorsi di sviluppo sostenibile ed eradicazione della povertà”, dimostra che investendo ogni anno il 2 per cento del Pil globale da qui al 2020 (circa 1.300 miliardi di dollari l’anno), la comunità degli Stati potrebbe avviare una radicale trasformazione dell’attuale modello di crescita, garantendo uno sviluppo equilibrato e stabile dell’economia.  «L’impiego dei capitali oggi avviene in modo spesso poco funzionale e deve essere ripensato», si legge nelle report. Il dito è puntato contro i sussidi a settori sterili, come quello delle fonti fossili, destinate a esaurirsi nel giro di pochi decenni, oppure non sostenibili nel lungo periodo, come la pesca e l’agricoltura intensive.

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