Questo il risultato dell’iniziativa «Più siamo più pesiamo» in piazza Gae Aulenti. Le derrate saranno destinate alle persone in difficoltà.

Meglio non essere troppo magri. Soprattutto se qualche chilo in più serve ad aiutare chi non ha da mangiare. E così tanti milanesi, con o senza linea perfetta, sono saliti mercoledì scorso sulle bilance messe a disposizione da Expo per l’iniziativa Più siamo, più pesiamo. E, arrivati ad un peso complessivo di quasi 103 tonnellate, hanno regalato altrettante migliaia di chili di pasta, attraverso la donazione di Coop e Eataly.

A fare da ponte in questa iniziativa benefica legata alla manifestazione del 2015 è il Banco Alimentare che già ogni giorno si occupa (con una rete di quasi duemila volontari e 21 sedi operative) di recuperare cibo da aziende sostenitrici, negozi, mense e grande distribuzione, per poi consegnarlo alle nove mila associazioni che in Italia rispondono ai bisogni di chi chiede aiuto. «Per noi è stato molto importante - spiega Marco Lucchini, direttore generale della Fondazione Banco Alimentare - venire coinvolti in questo evento, soprattutto perché il tema di Expo è strettamente legato all’alimentazione e abbiamo tutti insieme dimostrato come l’esposizione potrà anche significare attenzione al prossimo e sensibilizzazione sul tema di una più equa distribuzione di risorse». «Expo è già cominciata ed è già un fatto concreto - gli fa eco il commissario Giuseppe Sala - come questa raccolta ha dimostrato».

L’iniziativa si è svolta appunto mercoledì sera: mentre il pubblico si assiepava in piazza Gae Aulenti, dove è stato dato il via al count down a un anno dall’apertura di Expo con un concerto di Andrea Bocelli e dell’Orchestra della Rai, chi voleva aderire all’iniziativa ha potuto pesarsi su una delle dieci bilance messe in piazza e “presidiate” dai volontari del Banco Alimentare. Più di 1500 persone si sono messe in gioco raggiungendo così questo risultato: Coop e Eataly, partner di Expo, hanno cominciato a preparare i pacchi di pasta che verranno distribuiti, come spiega Lucchini, soprattutto in Sicilia, Calabria e Puglia, dove la richiesta di cibo è più alta; un altro carico verrà diretto in Toscana e Lazio e uno resterà in Lombardia. Spiega Lucchini che «questa iniziativa ci aiuta in un momento di particolare difficoltà, perché si è concluso il piano europeo che ci dava fondi. Il piano è stato riconfermato ma non è da subito operativo: la domanda di cibo, invece si fa sempre più pressante». Per dare un’idea del problema, basti pensare che lo scorso anno, tra fine aprile e fine giugno, sono state distribuite 45 mila tonnellate di derrate alimentari, mentre quest’anno ci si fermerà per lo stesso periodo a 20 mila.

Il Banco Alimentare aiuta ogni anno 2 milioni di persone, rispetto ai 4 milioni che bussano alla porta delle varie associazioni caritative impegnate a gestire mense o centri di aiuto per chi non ha da mangiare. Talmente alto il bisogno e talmente crescente, che per quest’anno la Fondazione Banco Alimentare ha indetto una giornata straordinaria di raccolta di cibo: la colletta alimentare che solitamente si svolge a novembre, verrà quindi proposta anche il 14 giugno in tutta Italia.

 

Fonte: Corriere della Sera