Il docente Luiss e Iulm : "Bisogna scommettere su servizi di mapping e app che localizzano il viaggiatore"

I temi portanti della 34esima edizione della Borsa internazionale del turismo? Expo e tecnologia. Sono 20 milioni, di cui otto milioni stranieri, i visitatori attesi per il 2015. L’obiettivo è vendere quattro milioni di biglietti elettronici entro luglio prossimo. E, grazie a 150 accordi preliminari firmati con i buyer internazionali e altri 100 da formalizzare in questi giorni, non sembra lontano.
Ma la Bit, di scena a Milano dal 13 al 15 febbraio scorso, ha rappresentato anche il contesto ideale per ipotizzare quali saranno le applicazioni e i servizi che contribuiranno a dematerializzare l’Expo. O a materializzarlo: la Camera di Commercio di Monza e Brianza ha infatti presentato un servizio di stampa digitale 3D capace di produrre gadget e souvenir progettati in tempo reale. Dal modellino di una monoposto Ferrari alla miniatura del Duomo, passando per i simboli del territorio. Sempre all’interno del Padiglione della Regione Lombardia, Photospotland, sviluppatore siciliano di prodotti per Google Glass, ha messo a disposizione degli ospiti le sue soluzioni in tema di social travel, proiettando sugli occhiali di Big G le bellezze della Brianza.

La parte del leone all’Expo, però, la farà naturalmente il mobile. Ne parla al Corriere delle Comunicazioni Massimo Rovelli, docente di Tourism management e Mobile communication alle università Luiss e Iulm di Roma nonché relatore della tavola rotonda “Future of mobile tourism”, durante la quale, alla Bit, si sono delineati i trend che contraddistingueranno lo sviluppo tecnologico del settore.

“Entro quest’anno gli accessi a Internet da mobile supereranno quelli via desktop, e gli operatori devono preoccuparsi che la presenza online sia compatibile con la clientela che accede ai contenuti dai propri device portatili”. “Detto questo - continua Rovelli - credo che tecnologie come la realtà aumentata siano strumenti più eleganti che utili: la precedenza va ai servizi di base, a partire dal mapping e dalle app che localizzano il viaggiatore mettendogli a disposizione un mix di informazioni, punti di interesse e servizi inclusi nella sua sfera di accesso fisico”.
Rovelli dice di aver riscontrato molto fermento in fiera soprattutto rispetto ai progetti door-to-door, approccio al turismo grazie al quale l’intermodalità dei mezzi di trasporto è completamente integrata. A tal proposito a marzo sarà presentata la versione mobile del software nato dall’unione delle forze di Atm, Comune di Milano, Regione Lombardia, Ferrovie e Aeroporti per garantire la massima efficienza nei trasbordi dagli hub all’Expo. “

All’orizzonte poi si profilano i servizi di metasearch”, annuncia Rovelli. “Saranno fondamentali per ovviare alla frammentazione del nostro mercato turistico, dalle strutture ai luoghi di interesse sparsi per la Penisola, rendendo l’offerta utilizzabile attraverso alternative scelte sulla base di filtri impostati dall’utente”
Infine, - sottolinea il docente - c’è il tema degli analytics: “Grazie a sensori e agenti sarà possibile raccogliere e aggregare informazioni su come si comporta il turista, al fine di disegnare l’offerta migliore per soddisfarlo. Si tratta di applicazioni collaterali rispetto a quelle classiche, ma costituiranno una delle aree con maggiore tasso di sviluppo nell’immediato futuro”.

Fonte: Corriere delle Comunicazioni