La Cina presenta la terra della speranza, mette sul piatto 50 milioni di euro e, dopo aver stupito il mondo con l’Expo di Shangai, punta a lasciare il segno anche nell’esposizione universale italiana del 2015.
Il padiglione cinese è stato presentato a Pechino dal commissario Wang Jinzhen. Secondo per dimensioni solo a quello tedesco, coi suoi 4600 mq il padiglione si articolerà in quattro temi:

  • Paradiso: 24 volte stellari per approfondire il tema del rispetto della natura
  • Terra: mostra della struttura geografica e fisica della Cina e immagini spettacolari del raccolto
  • Umanità: storia della civilizzazione cinese
  • Armonia: importanza dello sviluppo sostenibile

 Come ha sottolineato il commissario, è la prima volta che si dà una ribalta internazionale così importante a 13 fra città e province cinesi, oltre a Pechino, con le loro produzioni e i loro eventi.
Il logo di questo padiglione è un misto di colori e simboli che raccontano la vita e la natura: il blu del cielo, il verde dei campi, l’oro del grano, il rosso della vita e dell’uomo. E ci sono anche le due mascotte: meng-meng e he-he . He, come l’ideogramma più connesso alla parola armonia e al riso, al grano. Per realizzare il padiglione, i cinesi si sono affidati alle loro eccellenze riunite in un consorzio guidato dalla Tsinghua University di Pechino e dal Beijing Qingshang Environmental & Architectural Design Institute. Una scelta diversa da quella fatta per l’altro padiglione targato Cina: la società Vanke, infatti, una delle più grosse imprese immobiliari del mondo, sarà all’Expo con uno spazio pensato dall’archistar Daniel Libeskind. E ci sarà un terzo luogo della Cina a Milano 2015: un padiglione in cui sarà ospitato un consorzio di imprese nazionali.

Fonte: corriere.it/milano