In 4 anni quasi raddoppiati gli utenti over 60. Il sociologo: con Internet si invecchia meglio

MIRELLA SERRI

Nel giorno di festa ha detto basta con Massimo Giletti e con «Domenica in». Meglio coltivare gli amici e gli affetti. Magari cliccando e smanettando. Di chi stiamo parlando? Di un teenager alle prese con Twitter e Facebook? Macché, appiccicata al mouse, con il ciuffo candido che le ricade sugli occhi, c’è una matura signora: compiuti gli 80 ha voluto in regalo un pc di ultima generazione.

Già, proprio così. Oggi il web pullula di frequentatori del tutto inattesi e in incredibile aumento. Gli internauti in crescita attualmente non sono i nostri bambini ma signori e signore attempati che percepiscono la pensione, soffrono un po’ di sciatica, hanno figli e pure nipotini (che a volte risiedono lontano, per cui la telefonia via Internet è fondamentale) e si stanno inventando una nuova vita, finita quella lavorativa. In tutto il mondo, ma anche e soprattutto in Italia, sono loro i praticanti del web in maggiore espansione, come documenta l’interessante ricerca «Over 60. Le tecnologie digitali per la generazione matura», a cura di Nadio Delai (per la società Ermenia, Franco Angeli Editore).
Il numero delle pantere grigie che si aggirano abitualmente in rete è salito dell’81% negli ultimi quattro anni. E non solo. Gli «stagionati» rappresentano la fascia di utenza che si è maggiormente potenziata, crescendo del 53% solo negli ultimi due anni. L’uso del pc tra le persone di età compresa tra i 60 e 64 anni ha così fatto un botto: è passato dal 13,8 al 37,3% e, per la fascia 65-74 anni, dal 5,5 al 9,9%. Insomma, tra quelli che non sono nell’età più verde le nuove tecnologie vanno alla grande.

E come vi si confrontano gli over 60? Soffrono, si sentono inadeguati, ne fanno un uso essenzialmente pratico (banca, bollette, prenotazioni del dottore, informazioni burocratiche)? Per nulla. Leggere per credere gli indici di gradimento del web: sono gli stessi tra gli over 60 di quelli totalizzati dalla fascia tra i 18 e i 29 anni. Con quali obiettivi, poi, i nuovi fruitori dai capelli imbiancati si destreggiano tra monitor e tastiere? Anche in questo campo non mancano le risposte inattese. I più maturi non differiscono ancora una volta proprio per nulla dai liceali o giù di lì. Pure per loro è prioritario mantenere i rapporti sociali o addirittura instaurarne di nuovi: tra i fruitori di Facebook e MySpace gli over 60 sono arrivati a costituire l’8,2% degli utenti complessivi, solo lo 0,1 in meno della quota degli adolescenti. «Il mezzo è assolutamente formidabile per curare stress e depressioni varie», spiega il sociologo Douglas McConatha della West Chester University della Pennsylvania, Usa, che da anni studia l’influenza delle nuove tecnologie sulla terza età.

«Facebook in particolare migliora l’umore e assicura la regressione di varie sintomatologie. Non è una cura miracolosa, ma l’uso di Internet permette alle persone non più giovani di alimentare legami che sarebbe altrimenti difficile tenere in vita e di dare linfa a molteplici interessi». Tra questi ultimi le trasferte occupano un posto d’onore. Con la possibilità di programmare via Internet, l’anziano sempre più di frequente butta via plaid e poltrona per monitor e tastiera con cui si organizza qualche vacanza più o meno esotica. Nell’hit parade dei programmi più gettonati vi sono le mappe geografiche e i siti delle agenzie di viaggio. Il pc, inoltre, oscura pure la tivù che viene messa da un canto a favore delle news, della lettura dei quotidiani, della musica e di Skype, il programma per videotelefonare gratuitamente. Ma nel grande universo degli internauti, dove si ritrovano gomito a gomito grandi e piccini, sono i nonni che imparano dai ragazzini o viceversa? Al contrario di quel che si potrebbe ritenere, gran parte dei più «agés» rifiutano il ruolo di scolari e con il computer aiutano invece i più giovani nei compiti.

Alla domanda «A che cosa somiglia Internet?», molti degli attempati rispondono: a una biblioteca o a un centro commerciale. E non pochi immaginano la rete come un’autostrada. Dove si smanetta a tutto gas mantenendosi in gran forma.

Fonte: La Stampa.it