altDal primo gennaio entrano in vigore i nuovi ammortizzatori sociali: debutta l'Aspi (destinata a sostituire l'indennità di disoccupazione da subito e dal 2017 anche la mobilità) per finanziare il quale entra in vigore il nuovo contributo dell' 1,4% sui contratti a termine. L'Assicurazione Sociale per l'Impiego, insomma, è destinata a sostituire gli strumenti attuali di sostegno al reddito in caso di cessazione del rapporto di lavoro (indennità di disoccupazione non agricola ordinaria, indennità di disoccupazione con requisiti ridotti, indennità di disoccupazione speciale edile e indennità di mobilità), e si caratterizza per le seguenti novità:


- estensione dell'ambito di applicazione ai lavoratori dipendenti oggi esclusi dall'applicazione di ogni strumento di sostegno al reddito: apprendisti, artisti e dipendenti del settore pubblico con contratto a tempo determinato;

- requisiti di accesso: sono quelli previsti per l'accesso all'indennità di disoccupazione non agricola ordinaria, ovvero 2 anni di anzianità assicurativa ed almeno 52 settimane di contribuzione nell'ultimo biennio;

- durata: 12 mesi per i lavoratori con meno di 55 anni di età e 18 mesi per i lavoratori con almeno 55 anni età;

- importo del trattamento: importo massimo è fissato in 1.119,32, rivalutato annualmente, calcolato a scaglioni (75% fino alla retribuzione di 1.180 euro e 25% per la parte di retribuzione superiore a 1.180 e fino al massimale) e soggetto a un abbattimento del 15% dell'indennità dopo i primi 6 mesi e di un ulteriore 15% dopo altri 6 mesi;

- sospensione del trattamento: per periodi di lavoro inferiori a 6 mesi, con ripresa alla fine del periodo di lavoro. I periodi di lavoro superiori a 6 mesi, in presenza dei requisiti contributivi, fanno ripartire l'erogazione del trattamento;

- contribuzione: aliquota pari al 1,31% per i lavoratori a tempo indeterminato (compresi gli apprendisti) e aliquota aggiuntiva del 1,4% per i lavoratori a tempo determinato ( esclusi i lavoratori assunti in sostituzione di altri lavoratori e i lavoratori stagionali) che verrà sostituita, con un massimo di 6 mensilità, in caso di trasformazione del contratto in contratto a tempo indeterminato.


Con riferimento all'aliquota ordinaria dell' 1,31%, il testo della riforma conferma le attuali riduzioni del costo del lavoro previste per le imprese del settore artigiano, pertanto l'aliquota contributiva per il finanziamento dell'ASPI sarà, per tali tipologie di imprese, quella attuale pari a 0,40%.

L'Aspi sarà, altresì, finanziata da un ulteriore contributo a carico delle imprese, il c.d. contributo di licenziamento da versare all'Inps all'atto del licenziamento di lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato (contributo valido anche per gli apprendisti). Tale contributo sarà pari a 0,5 mensilità di indennità per ogni 12 mensilità di anzianità aziendale negli ultimi 3 anni ( compresi i periodi di lavoro a termine).


Le contribuzioni sopra descritte sostituiranno le seguenti aliquote oggi a carico dei datori di lavoro:
1. disoccupazione involontaria pari a 1,31;
2. aliquota aggiuntiva per disoccupazione nel settore edile pari a 0,80;
3. mobilità pari a 0,30.



L'attuale indennità di disoccupazione con requisiti ridotti sarà sostituita dalla Mini-Aspi, calcolata in maniera analoga all'Aspi e caratterizzata da:
- requisiti di accesso: 13 settimane di contribuzione negli ultimi 12 mesi ( mobili), rispetto alle 78 giornate di lavoro nell'anno solare precedente previste attualmente;
- durata: durata massima è pari alla metà delle settimane di contribuzione negli ultimi 12 mesi, detratti i periodi di indennità eventualmente fruiti nel periodo;
- sospensione del trattamento: per periodi di lavoro inferiore a 5 giorni;
- erogazione del trattamento: avviene al momento dell'occorrenza del periodo di disoccupazione e non l'anno successivo come previsto attualmente.


L'introduzione del nuovo strumento di disoccupazione comporterà l'abrogazione delle seguenti norme:
- indennità di mobilità
- incentivi per gli iscritti alle liste di mobilità
- disoccupazione nei casi di sospensione
- disoccupazione per apprendisti
- misure di incentivazione del raccordo pubblico e privato


Per ogni ulteriore informazione, contattare l'ufficio sindacale dell'Unione Artigiani.

Fonte: Unione Artigiani