ROMA - Intervista a Graziella Bramardo, vice presidente di Confartigianato Cuneo, che nei giorni scorsi ha rappresentato a Roma l'Unioncamere presso il Ministero delle Pari Opportunità in occasione della presentazione del "Secondo rapporto nazionale sull’imprenditoria femminile". Su un milione e 400 mila imprese rosa in Italia, il 23,7% é piemontese on 111.705 aziende. Dal rapporto nazionale emerge un'imprenditoria femminile in crescita: un'impresa su quattro é donna. In Piemonte é una su sei. I dati nazionali mettono al 1° posto il commercio che comprende anche la ristorazione, al 2° posto l’agricoltura e al 3° posto i servizi compresi quelli alla persona.
In provincia di Cuneo il dato è invertito con al 1° posto l’agricoltura, al 2° posto il commercio e infine i servizi”. Il 60% delle imprese in rosa è formato da ditte individuali, segue il 18% di aziende societarie, costituite in maggioranza da snc e da cooperative.
“Le donne imprenditrici solitamente utilizzano capitali propri o di famiglia - spiega la Bramardo - e sono molto più prudenti nella gestione dell’impresa e meno propense al rischio. Il tasso di occupazione femminile in Italia è ancora troppo basso: circa il 50%, siamo il fanalino di coda europeo. Purtroppo mancano ancora i servizi come asili nido, scuole a tempo pieno, mense, supporti per la gestione degli anziani, tutti elementi che penalizzano le donne che lavortano, siano esse imprenditrici o lavoratrici dipendenti”. Il Ministero per le Pari Opportunità ha stanziato recentemente 40 milioni di euro a sostegno delle donne: se si divide l’importo per le regioni italiane, l’importo per ogni Regione diventa una goccia nel mare.
“Le imprenditrici molto spesso non sono a conoscenza dei bandi a loro favore, delle erogazioni dei servizi e molto spesso non utilizzano le nuove tecnologie come ad esempio internet. Le Associazioni di Categoria e le Camere di Commercio hanno creato degli sportelli dedicati per la creazione di impresa, i “D3”che sono presenti sul territorio per dare informazioni e supporto”.