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Martedì, 31 Gennaio 2012 11:59

Intervista a Boscagli – Assessore alla Famiglia Regione Lombardia . “ Fattore Competitività : investiti 27 milioni, avviati 33 progetti di welfare aziendale”

  Investimenti per 27 milioni di euro, introduzione di una specifica Dote Conciliazione per servizi alla persona e alle imprese, 13 accordi per la creazione di reti territoriali per la conciliazione, sperimentazioni di welfare aziendale e interaziendale, sinergie con altre politiche per la competitività delle aziende, ampio coinvolgimento del Terzo Settore. Questi i contenuti del Libro Bianco sulla Conciliazione presentato oggi dall'assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli al workshop di alto livello per esperti organizzato a Bruxelles dal Comitato Economico e Sociale Europeo.
  La Regione Lombardia è stata la prima in Italia e tra le prime in Europa a dotarsi di uno strumento specifico per favorire le politiche di conciliazione dei tempi famiglia-lavoro, fattore sempre più riconosciuto come fondamentale per il benessere e la crescita sostenibile della società. Il Libro Bianco si è posto, in ottica europea, come uno strumento di governance multilivello e multi-attore, nella consapevolezza che il sistema lombardo ha la capacità e le competenze per costituirsi come laboratorio capace di dare esiti interessanti, fruibili anche a livello nazionale ed internazionale. Elementi che hanno suscitato grande interesse tra i partecipanti al momento di lavoro ospitato presso il Centro intitolato a Jacques Delors, storico presidente Ue. Tra questi Linda Hantrais, professore alla London School of Economics, Daniel Molinuevo, Eurofound Dublino, Elisabeth Rahmberg, direttore servizi sociali Lidkoping (Svezia), Esther Sanchez, Segretario per il Lavoro e le Relazioni Industriali del governo Catalano (Spagna). La chiusura dei lavori è stata affidata a Oliver Rouland, capo Unità Demografia, Migrazione, Innovazione Sociale, Società Civile della Direzione Genearale Lavoro UE.

  A distanza di poco più di un anno dall'istituzione del Comitato Strategico Conciliazione Donna Famiglia Lavoro, insediato nel novembre 2010, i primi 27 milioni di euro investiti hanno generato una molteplicità di effetti a vari livelli: territoriale, con le reti per la conciliazione, del welfare aziendale e interaziendale, con alcune interessanti sperimentazioni in atto e, non ultimo il raccordo tra politiche di competenza di diversi assessorati regionali.

  "In dieci mesi - ha detto l'assessore Boscagli - sono stati sottoscritti 13 accordi per la creazione di reti territoriali per la conciliazione, uno in ciascun territorio di dimensione provinciale, a cui hanno fatto seguito 13 Piani di Azione specifici. Tra le azioni previste dai Piani sono state avviate, integrando risorse nazionali e risorse del Fondo Sociale Europeo, alcune specifiche misure come la Dote Conciliazione, articolata in dote servizi alla persona e dote servizi all'impresa". Nel primo caso sono stati agevolati i genitori che rientrano dall'assenza facoltativa per maternità o paternità permettendo l'acquisizione di servizi a sostegno dei compiti di cura della famiglia presso i soggetti gestori accreditati; nel secondo sono stati offerti incentivi alle Piccole e Medie Imprese per l'assunzione di madri disoccupate con almeno un figlio a carico inferiore ai cinque anni.

  La Regione Lombardia si è anche schierata al fianco delle reti di impresa, in cui più aziende possono aggregare la loro domanda per individuare possibili soluzioni a favore dei propri lavoratori, con la collaborazione dei soggetti già presenti sul proprio territorio e favorendo sperimentazioni di welfare aziendale e interaziendale sostenute con un finanziamento regionale di 5 milioni di euro. Alle imprese è stato chiesto di cofinanziare gli interventi per almeno il 20% del costo complessivo. 

  "Abbiamo avviato - ha precisato Boscagli - 33 progetti di durata biennale, dedicati a sperimentare, a favore di oltre 6.300 lavoratrici e lavoratori dipendenti, soluzioni flessibili nell'organizzazione del lavoro e interventi a supporto degli impegni di cura familiare, in raccordo con la programmazione dei servizi a livello locale e con i Piani territoriali di conciliazione".

Nel dettaglio le azioni hanno riguardato la sperimentazione di accordi contrattuali di secondo livello, di forme di flessibilità nell'orario di lavoro, l'adesione a fondi di assistenza sanitaria integrativa, la promozione di tecnologie per gestire on line le incombenze familiari, interventi flessibili di tipo socio educativo per i figli minori dei dipendenti, organizzazione di servizi flessibili di trasporto, mensa, spesa, lavori domestici.

  Più in generale, ha sottolineato l'assessore regionale "la rinnovata attenzione al tema della conciliazione sta producendo un significativo avvicinamento alle esigenze dei giovani, delle famiglie e delle imprese in tutte le diverse politiche regionali: ne sono un esempio le misure a favore dello start-up d'impresa deliberate nel 2011 e rivolte ai settori commercio, manifatturiero, servizi, che applicano un meccanismo favorevole alle imprese con titolarità femminile o giovanile. Da segnalare inoltre come all'interno del Programma Sperimentale sulla Responsabilità Sociale di Impresa si prevede di stanziare, nel 2012, un contributo di 900.000 euro per progetti su diversi ambiti, fra i quali figurano il supporto e l'accompagnamento dei lavoratori collaboratori durante le fasi di transizione della vita e della carriera professionale".

  Sul fronte del lavoro, sempre con risorse FSE, la misura Obiettivo Conciliazione ha permesso, tra il 2010 e il 2011, di sostenere persone disoccupate con figli minorenni o conviventi non autosufficienti, al fine di migliorare soprattutto l'accesso delle donne all'occupazione. Per il 2012 si prevede di estendere questa misura a tutte le categorie di lavoratori in difficoltà, dipendenti e autonomi, e di ampliare la gamma dei servizi dedicati alla cura di anziani e disabili. (25/01/2012-ITL/ITNET)”

Fonte: italian network