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Mercoledì, 09 Marzo 2011 12:00
Politecnico di MilanoAccelerare il processo di internazionalizzazione e fare del Campus storico un punto di riferimento della sostenibilità. Questo è l'obiettivo strategico del nuovo rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone, illustrato alla cerimonia d'inaugurazione del 148° anniversario dell'ateneo.  Le grandi università, soprattutto quelle tecniche, andranno all'estero come (e dove) vanno le imprese: gli irrinunciabili Bric, poi Canada, Cile e Vietnam. Ma cercheranno anche di portare l'estero in Italia accogliendo e reclutando sempre più studenti e professori stranieri: «Vogliamo festeggiare il 150° anniversario – ha promesso Azzone – con almeno 150 docenti non italiani».
Sul fronte delle relazioni con le imprese, il neorettore ha auspicato un salto di qualità per passare a «rapporti di medio-lungo termine caratterizzati più dalla cooperazione tecnologica che non dal trasferimento tecnologico». Con le grandi imprese vi sono rapporti consolidati attraverso l'adozione di differenti strumenti di collaborazione: la società mista in AWParc con Agusta Westland, i centri comuni di ricerca nell'energia e nei trasporti con i maggiori player nazionali e internazionali. Con le Pmi si vorrebbe fare lo stesso, ma la taglia dimensionale e la dispersione territoriale non sempre favoriscono l'incontro tra università e azienda. «Il sistema associativo e la potenzialità delle reti d'impresa potrebbero essere di grande aiuto in questo senso», osserva il rettore, che cita l'esempio positivo di Rold Research, associazione temporanea d'impresa formata da tre aziende del Milanese che hanno deciso di investire in ricerca 200mila euro all'anno per un triennio in settori come elettrotecnica, elettronica, materiali e comunicazione wireless.

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