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Lunedì, 31 Marzo 2014 08:59

Pixmania: il 20% ne possiede tre. Smartphone usato per le comunicazioni in mobilità, tablet "re" dell'entertainment domestico.

Secondo un’indagine commissionata da Facebook a GfK, i dispositivi mobili sono sempre più parte integrante della vita di tutti i giorni: il 60% delle persone utilizza due dispositivi, mentre il 20% ne possiede tre. In particolare, il 77% usa lo smartphone per comunicare, l’86% accende al laptop o al pc per le attività lavorative e il 50% accede al tablet per l’intrattenimento. Dati confermati dalle abitudini e dai trend di acquisto dei clienti di PIXmania, azienda attiva nell’e-commerce.

La tecnologia svela quindi abitudini e comportamenti delle persone in termini di abitudini e frequenza di utilizzo dei dispositivi. Tra le attività gestite più frequentemente da tutti e tre i dispositivi sono proprio le relazioni social, con al centro Facebook.

Se la praticità risulta essere il fattore chiave che spinge a cambiare dispositivo, allo stesso tempo altri elementi come l’urgenza dell’attività, il tempo necessario, il livello di sicurezza e di privacy e l’accuratezza richiesta sono altri elementi che influiscono sulla scelta del dispositivo più adeguato. Lo studio mostra inoltre come le persone attribuiscano un ruolo differente a ciascun device: lo smartphone è considerato il dispositivo per eccellenza in mobilità dal 77% degli intervistati, usato principalmente per comunicare e per accedere ai social media, mentre il tablet è percepito dal 50% delle persone come il cuore per l’entertainment domestico da condividere con gli altri membri della famiglia, soprattutto tra le pareti domestiche.

Infine, il ruolo del Pc è per l’86% degli intervistati quello di supportare le attività lavorative e la gestione delle proprie finanze. Lo schermo del dispositivo gioca infatti un ruolo importante: oltre il 40% delle persone inizia un’attività su un dispositivo per proseguirla su un altro in base alle dimensioni di schermo e tastiera. Basti pensare che il 60% degli intervistati predilige l’uso del computer per terminare un’attività già iniziata e solo il 25% l’uso del tablet.

Fonte: Corriere delle Comunicazioni