Analisi, multifunzionalità, tempo, nuovi materiali e tecnologia: sono queste le parole chiave sulle quali investire per sfondare nel mondo del design, secondo Nicolò Friedman, co-founder della startup innovativa selezionata per partecipare al Fuorisalone di Milano.
“Il design? Funziona e fa ancora business perché la qualità del prodotto italiano è ancora riconosciuta e apprezzata”. Parola di Nicolò Friedman, architetto, direttore commerciale e co-founder di Officine IADR, startup innovativa selezionata su scala nazionale per partecipare al Fuorisalone di Milano, in programma dall’8 al 13 aprile.
“Una soddisfazione, un’opportunità e una scommessa” dice il giovane startupper alle prese con gli ultimi preparativi nello spazio Ventura Lambrate, dove la startup, fondata meno di un anno fa a Genova, porterà il suo prodotto di punta, il Godi. “Si tratta del primo gonio distanziometro al mondo per la rilevazione di spazi interni, inventato e brevettato da noi con la collaborazione della scuola di Robotica” spiega Friedman. “Proprio questo progetto, presentato lo scorso novembre in Triennale a Milano, ci ha permesso di entrare nel registro delle startup innovative e, da lì, siamo stati selezionati per la Targa giovani del Compasso d’oro, massima onorificenza nel mondo del design internazionale che si terrà a maggio”. Insomma, un progetto che pare destinato al successo: Godi fonde, infatti, un approccio tecnico-scientifico con creatività e interazione. E queste sono le chiavi vincenti che hanno condotto Officine IADR alla Design Week.
Creatività e innovazione, dunque, è il binomio alla base della stratup genovese costituita da un gruppo di giovani architetti, ingegneri e designer: oltre a Nicolò Friedman, fanno parte del gruppo Giuseppe Spallarossa ingegnere, presidente e capo progetti ingegneristici; Nicolò Spallarossa designer, amministratore delegato e inventore; Luca Dellepiane designer grafico e sviluppatore del concept progetto Godi; Luca Musina architetto urbanista, Simona Origone architetto e progettista. L’obiettivo è creare un vero e proprio laboratorio per pensare, sviluppare e produrre idee e servizi nel campo dell’ingegneria, dell’architettura, del design e della ricerca.
Ma che cosa fa di una startup un’impresa vincente nel settore del design? Ecco i 5 consigli che Nicolò Friedman dà alle startup che vogliono emergere in questo settore. Eccole:
Ecco, “se una startup riesce a rispettare questi cinque punti ha buone possibilità di emergere nel mondo del design” spiega Nicolò Friedman. “Per il resto, inutile dire che servono buone idee e… soldi” conclude. Un tasto, quest’ultimo, al quale Officine IADR sta lavorando: “Cerchiamo finanziamenti per sviluppare i prototipi che saranno presentati al Fuorisalone: schiaccianoci di ultima generazione, isola-bagno, container pieghevole ed un compasso taglia-torte. Anche questi progetti saranno in mostra, tutti da guardare, tutti da studiare. Ma non è finita. Officine IADR, grazie alla partnership di Domussicilia, ha riprodotto, nel suo spazio, una caverna con oltre 300 cubi congiunti estendibili, una struttura che unisce design futuristico con la classicità del legno, da sempre materia prima della storica azienda siciliana” conclude.
Fonte: EconomyUp