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Martedì, 04 Marzo 2014 08:12

Il 6 giugno scatta l’obbligo – sancito dal Decreto Attuativo pubblicato lo scorso 23 maggio in Gazzetta – di Fatturazione Elettronica verso le Pubbliche Amministrazioni Centrali. I Ministeri, le Agenzie fiscali e gli Enti Nazionali di Previdenza e Assistenza Sociale sono le prime Pubbliche Amministrazioni interessate dall’obbligo: entro 4 mesi tutte le fatture emesse nei confronti di queste PA dovranno essere gestite in regime di Fatturazione Elettronica.
Guardando alle oltre 21.000 Pubbliche Amministrazioni, quante sono effettivamente le PA Centrali che partiranno a giugno? Poche, si direbbe. Tuttavia, le sole “Istituzioni scolastiche e le Istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica”, che ammontano a oltre 9.000 unità, sono considerate dall’ISTAT “Unità locali del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca”. Ed è proprio all’elenco delle Pubbliche Amministrazioni pubblicato (e aggiornato) dall'ISTAT nell'ottobre 2013 che fa esplicito riferimento il Decreto Attuativo per la fatturazione elettronica verso la PA, per discriminare PA Locali da PA Centrali. Le Scuole sono dunque emanazione del Ministero e, quindi, soggette all’obbligo di Fatturazione Elettronica a partire dal 6 giugno 2014.

Non saranno allora solo poche decine le Pubbliche Amministrazioni che partiranno a giugno, ma oltre 10.000 soggetti. Più o meno una dimensione analoga a quella delle PA Locali.
Da una prima indagine a campione, non statisticamente significativa, effettuata coinvolgendo un limitato numero di Istituzioni scolastiche scelte casualmente tra tutte quelle attive nel nostro Paese, non emerge, però, una spiccata consapevolezza sulla scadenza del 6 giugno 2014 - tra poco più di tre mesi. 
Va comunque sottolineato che l’impatto più rilevante non sarà su di loro, quanto piuttosto sui loro fornitori, che dovranno dotarsi di soluzioni per fare la Fatturazione Elettronica verso la PA – a norma di legge: in formato strutturato per poi conservarla in modalità elettronica.
Questo percorso evolutivo sarà senza dubbio facilitato da soluzioni già disponibili (il Sistema di Interscambio, il MEPA di Consip, l’offerta di provider che svolgeranno il ruolo di intermediari sul mercato ecc.); ma sarà anche indispensabile che i fornitori della PA si guardino attorno per tempo, per stabilire come attivare i propri “innovativi” canali di fatturazione verso la nostra PA. Mancano solo pochissimi mesi.

Fonte: Agenda Digitale