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Mercoledì, 13 Aprile 2011 10:49
La paralisi dell’industria giapponese dei semiconduttori costerà 470 miliardi di dollari. Lo ha dichiarato il governo, presentando alcune stime sull’economia del paese. La situazione resta grave per il blocco o la riduzione della produzione per via dei danni diretti o dei problemi di approvvigionamento a causa del terremoto e dello tsunami dell’11 marzo. Lo rivela il quotidiano finanziario "Nikkei", secondo cui l’impatto economico potrebbe arrivare a 40 miliardi di yen (470 miliardi di dollari).
Fra le grandi industrie danneggiate la Renesas Electronics (semiconduttori) e la Shin-Etsu Chemical (placche di silicio). Se quest'ultima non riaprirà i battenti i danni per la produzione globale potrebbero arrivare a 1.500 miliardi di yen. Per quanto riguarda il mercato dei televisori a schermo piatto, si stimano conseguenze economiche per 400 miliardi di yen. Per l’industria legata ai semiconduttori, come l’elettronica, le tlc, internet e la trasmissione dati, potrebbe aggirarsi intorno ai 32.000 miliardi di yen, mentre le case automobilistiche mondiali, potrebbero subire un impatto di 6.500 miliardi di yen se la fabbricazione dei pezzi essenziali per la produzione non dovesse riprendere entro la fine di aprile.

Fonte: quotidiano nipponico "Nikkei"